Niente mutuo per la casa donata. Se fino alcuni anni fa le banche ancora erano propense a concedere mutui a chi stava acquistando o ristrutturando una casa derivante da donazione, oggi le cose sono notevolmente cambiate.
Niente mutuo per la casa donata.
Le banche sono sempre più restìe a concedere mutui nel caso di immobile donato e questo perché la donazione può essere impugnata dagli eredi.
Una legge del 1942, infatti, dispone che una donazione, nel nostro caso una casa donata, può essere impugnata dagli eredi del donante sempre che non siano ancora trascorsi 10 anni dalla sua morte. Questo significa che occorre aspettare 10 anni dalla morte del donante perché la casa donata sia effettivamente libera.
Niente mutuo per la casa donata.
A tale legge si è poi aggiunto nel 2005 un’ulteriore norma che prevede che, se colui che ha donato la casa è ancora in vita, la donazione può essere impugnata finché non siano decorsi 20 anni dalla donazione. Trascorso tale tempo la casa donata diventa finalmente libera.
Come si può notare, i tempi affinchè una casa donata non sia più oggetto di contestazioni da parte degli eredi sono molto lunghi. Ciò porta le banche a tutelarsi e a non concedere mutui se la casa è donata.
Per ovviare a tale inconveniente alcune banche impongono, al momento della stipula del mutuo, la partecipazione del donante come coobbligato del mutuo stesso, oppure la previsione che vi sia stata una dispensa da collazione, ossia che sia stato previsto espressamente che la casa donata non possa rientrare nell’eredità.
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