Il motivo principale che sta alla base della richiesta di un mutuo o un finanziamento è in genere la ristrutturazione della casa. Prestito ristrutturazione: conveniente su piccoli importi.
Prestito ristrutturazione: conveniente su piccoli importi. La richiesta di finanziamento per ristrutturazione è poi accompagnata dal fatto che tali lavori sono agevolati con detrazioni fiscali per il risparmio energetico e per la ristrutturazione.
Fino a che importo però conviene chiedere un finanziamento per la ristrutturazione della casa?
Quel che è certo è che se oltre all’investimento iniziale si devono anche pagare gli interessi sul prestito, allora le agevolazioni diminuiscono, come allo stesso modo si allungano i tempi di ammortamento di quei lavori che consentono di risparmiare sulla bolletta.
In pratica, fino a importi bassi di prestito, intorno ai 25-30 mila euro per intenderci, gli incentivi sono convenienti anche se si è fatto ricorso ad un prestito. Se poi per le stesse somme viene concesso un mutuo, le agevolazioni aumentano in quanto i tassi di interesse del mutuo sono più bassi di quelli di un prestito; inoltre, gli interessi, nel caso si tratti di prima casa, sono detraibili dalle tasse al 19%.
Ma non sempre le banche concedono mutui al di sotto di un certo importo (circa 30 – 35 mila euro) anche perché la stipula del mutuo richiede un rogito notarile i cui costi sono elevati e l’iscrizione di un’ipoteca sulla casa. Quindi, per importi limitati si tende ad optare per un finanziamento che tra l’altro ha anche tempi più rapidi di concessione.
Facciamo un esempio pratico. Facendo un confronto tra prestito e mutuo per la ristrutturazione, in caso di importi bassi (20 mila euro a 5 o 10 anni) solitamente vengono concessi solo prestiti. Il miglior prestito è quello avente un taeg del 7,22%, in quanto tra spese ed interessi ha un costo di circa 3800 euro per 20 mila euro richiesti in prestito.
Diverso è il caso di richiesta di importi elevati. Infatti, se si sceglie un prestito di circa 40 mila euro a 10 anni, gli interessi da pagare, in caso di prestito, arrivano a quasi alla metà (ossia circa 20 mila euro di interessi su 40 mila di prestito). Invece, nel caso di mutuo, gli interessi si aggirano sui 10 mila euro.
Se poi si sia investito tutto in opere agevolabili (risparmio energetico e ristrutturazione) e pagato con bonifico, nel caso di detrazione del 50%, l’agevolazione al netto degli interessi arriva intorno al 31%. Inoltre, se poi si considera che gli interessi si pagano in 5 anni e la restituzione in dichiarazione dei rediti dura 10 anni, allora la convenienza scende ancora di più.
Prestito ristrutturazione: conveniente su piccoli importi – di Redazione
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