Di fronte a una sempre più frequente richiesta di caratteristiche di ecocompatibilità degli edifici, di rispetto per l’ambiente e di sviluppo sostenibile, il tecnico si è trovato giustamente di fronte ad una serie di argomenti di riflessione, a dover cercare soluzioni tecniche e progettuali che consentissero di soddisfare i dettami di questa giustificabile e sacrosanta tendenza, studiando una serie di casistiche e soluzioni edilizie che devono avere caratteristiche di efficacia, applicabilità ed economicità. Acustica degli edifici.
Finalmente è stato fatto un piccolo passo avanti passando da una situazione di edilizia caotica, massiva e poco curante di quella sostenibilità di cui oggi si vuole connotare.
In tutto ciò il rumore diventa un agente inquinante come gli altri, un pericolo psico-fisico per l’uomo, un elemento portatore di stress. In quest’ottica viene a legarsi al rumore anche il valore di un immobile. L’appetibilità di un abitazione piuttosto che un’altra dipende anche dal contesto di rumorosità in cui è inserita e da come la stessa sia in grado di difendersi ed abbattere i livelli sonori.
E’ molto diffusa la semplice risposta al problema ricorrendo ai doppi vetri. Ciò è sbagliato o quantomeno sommario ed assolutamente insufficiente.
Progettazione acustica degli edifici
Occorre valutare interamente e profondamente il problema analizzando:
1) l’isolamento acustico degli elementi di tamponamento e degli elementi finestrati complessi costituenti le facciate;
2) l’isolamento al calpestio dei solai, adeguabile attraverso pavimenti galleggianti o soluzioni analoghe,
3) l’isolamento acustico dei divisori verticali ed orizzontali, migliorabile attraverso applicazione o inserzione di materiali ad elevata resa acustica o soluzioni tecniche di equivalente valenza
4) il basso livello di emissione degli impianti sanitari, contenibile attraverso la posa svincolata dei componenti o la scelta di soluzioni a basso rumore intrinseco,
5) il rumore degli impianti di servizio come ascensore, autoclave, condizionamento, ecc..
Occorre quindi fin dalla fase progettuale tener presente questi aspetti al fine di integrarli nell’iter progettuale e non relegare il problema a piccoli ritocchi finali delle finiture.
L’edificio dovrà essere concepito come un blocco da proteggere prima di tutto dai rumori esterni e in secondo luogo dovranno considerarsi le interazioni acustiche tra gli ambienti interni.
Acustica degli edifici: normative
In questo il tecnico è coadiuvato da diverse normative che trattano i più diversi argomenti in materia di acustica:
– norma UNI EN 12354 “Acustica in edilizia – Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti” e precisamente
– Legge N° 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.
– DPCM 05-12-97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.
l tecnico ha quindi tutti gli elementi per progettare nel modo migliore qualsiasi edificio. Il cittadino nelle stesse normative può recuperare tutti gli elementi per fare di conto suo tutte le valutazioni acustiche che ritiene. In ogni caso la disciplina di alcuni immobili, soprattutto commerciali, sono disciplinati dal rilascio di un “certificato di conformità acustica” che certifica la corrispondenza dell’edificio ad una determinata classe acustica.
Acustica degli edifici: certificato di conformità acustica
Questo tipo di certificato non è vincolante per la compravendita degli edifici come la certificazione energetica. Tuttavia qualche Comune richiede la certificazione acustica tra i documenti necessari per conseguire la concessione edilizia.
Non tutti i tecnici possono rilasciare la certificazione acustica; occorre essere iscritto all’Albo Regionale dei Tecnici Competenti in acustica. Questa figura deve effettuare una valutazione incrociata con metodi analitici e misurazioni strumentali degli ambienti e verificare i requisiti acustici globali degli edifici.
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