Purtroppo con la crisi che incombe, con le banche che sempre più difficilmente concedono prestiti e mutui, comprare casa sembra ormai un miraggio. ‘Rent to buy’, la proposta dei notai
I contratti Rent to buy per risollevare il mercato immobiliare. Ma per qualcuno si potrebbe fare ancora qualcosa per poterci risollevare da questa situazione. I notai, infatti, hanno proposto al Governo sei disegni di legge che potrebbero risollevare le sorti del settore immobiliare, facendo ripartire il mercato.
In particolare, i notai propongono di aiutare i cittadini a comprare casa, passando dall’affitto all’acquisto con i contratti ‘rent to buy‘, e i costruttori a far ripartire il mercato, con meno tasse sui canoni degli immobili invenduti, locati in attesa di acquirenti. Tra le idee c’è la cartolarizzazione dei crediti nelle vendite a rate e la riduzione del carico fiscale sull’ipoteca legale e sulle dismissioni degli immobili pubblici strumentali.
Ma la proposta principale resta quella del rent to buy, un “programma preparatorio all’acquisto” che consente di entrare subito nell’abitazione scelta, prima in locazione (rent) e poi in piena proprietà (buy), al termine del processo di acquisto che si concluderà entro 3 anni ad un prezzo pattuito e bloccato oggi.
”E’ indirizzato alle famiglie giovani e per immobili al di sotto dei 250 mila euro per i quali si può arrivare a una rata corrispondente al canone di locazione”, spiega il presidente del Consiglio superiore del notariato, Maurizio D’Errico.
Ma quali sono i vantaggi del rent to buy ? Come affermano gli esperti, posticipando il rogito notarile e, di conseguenza, l’accensione del mutuo, si potrebbero ottenere 4 benefici:
-la possibilità, per l’acquirente, di crearsi uno “storico creditizio”, finalizzato a migliorare il proprio rating (punteggio) per ottenere il mutuo con più facilità ed alle migliori condizioni di mercato (non solo intermini di spread ma anche in termini di costi accessori)
-la creazione di un “primo vantaggio finanziario” grazie al quale l’acquirente, versando mensilmente al venditore (costruttore o privato) un importo equivalente ad un normale affitto, se ne vede accantonare il 50% come acconto sul prezzo, elevando così il suo deposito iniziale senza appesantire il proprio bilancio familiare;
-la creazione di un “secondo vantaggio finanziario”, derivante dalla posticipazione di tutti i costi e le imposte relative al mutuo ed al rogito notarile;
-un “periodo di prova” durante il quale, se dovessero mutare le proprie esigenze, si può vendere l’immobile ad un terzo soggetto con la semplice cessione dei contratti, ottenendo magari anche un guadagno.
Lascia un commento