Quella del videogioco è una passione che coinvolge milioni di italiani: secondo le più recenti stime, oltre 14 milioni. Molti di questi si dichiarano mobile gamer: poco meno del 70% del totale preferisce dedicarsi al videogaming su smartphone, e di conseguenza si tratta di videogiocatori che si approcciano al videogioco per svago e in maniera estemporanea, confluendo nella categoria dei casual gamers.
Una categoria che naturalmente non comprende tutti i videogiocatori: tra questi molti si definiscono invece hardcore gamer, ossia videogiocatori che dedicano molto tempo al videogaming anche se solo come passione. Anche se in minor percentuale ci sono poi i pro gamers, veri e propri atleti videoludici che competono nei tornei di eSport e, grazie a contratti con squadre professioniste, vengono pagati per farlo. Si possono anche aggiungere i content creator, anch’essi videogiocatori per lavoro; ma, a differenza dei primi, questi si dedicano al videogaming con lo scopo di creare contenuti di intrattenimento per il loro pubblico.
Quello che emerge è uno scenario ampio e variegato che, con l’eccezione dei videogiocatori più sporadici, è caratterizzato da esigenze comuni: tra queste, la necessità di uno spazio nel quale dedicarsi alla propria passione o attività lavorativa nel mondo del videogioco. Che ci si debba allenare o si voglia semplicemente staccare la spina immergendosi in una sessione del proprio mondo videoludico preferito, quella di avere uno spazio specializzato diventa spesso una vera e propria esigenza: una stanza da gaming insomma, da arredare nel modo ottimale.
Da un punto di vista strutturale, sarebbe ideale poter espressamente dedicare un’intera stanza: cosa non sempre semplice, anche considerando gli spazi che normalmente caratterizzano molti immobili, perciò ci si può anche accontentare di una porzione di una stanza da adibire a studio, ufficio e così via. Quale che sia lo spazio, è molto importante prestare attenzione in via preliminare a due aspetti: aerazione e illuminazione. La prima è un’esigenza comune a qualsiasi locale, ma considerando che spesso una stanza da gaming non è di certo la più spaziosa diventa doppiamente importante che sia facilmente arieggiabile. In termini di illuminazione va evitata la luce diretta, nonostante l’importanza di una finestra, sia per evitare fonti di calore sia per eventuali riflessi: meglio preferire luce indiretta, tanto naturale quanto artificiale. Allo stesso scopo, optare per un colore delle pareti diverso dal bianco: sarebbe bene preferire colori saturi ed eliminare forti riflessi.
In termini di arredamento, uno dei principali oggetti è senza dubbio una seduta adatta: quella del videogaming è un’attività tendenzialmente statica, ed è fondamentale evitare i rischi connessi alla sedentarietà. Certo, il fatto di dedicarsi a lunghe sessioni di gioco è in molti casi una conseguenza del titolo stesso, come dimostrato dal videogaming competitivo. Si pensi al poker online: quando si decide di entrare su una poker room o di partecipare a un torneo online, contesti accessibili pressoché senza vincoli di orario vista l’organizzazione dell’offerta degli operatori specializzati, è raro prevedere quando si abbandonerà il tavolo e, di conseguenza, la postazione di gioco. Per quanto il consiglio principale sia sempre quello di ritagliarsi qualche minuto per sgranchirsi con un po’ di stretching, è importantissimo poter contare su una sedia adatta. Ci si può orientare su una delle tante poltrone da gaming in commercio: l’importante è che sia dotata di braccioli, poggiatesta e con uno schienale ergonomico.
Anche l’illuminazione dovrebbe essere particolarmente curata: anche se non è necessario scegliere lampade di design, sono ottimali lampade da terra che possano diffondere la luce orientandola verso la parete, evitando che la luce artificiale diretta possa affaticare la vista. Ovviamente ce ne sono di tutti i tipi e forme, e diventa solo una questione di preferenza estetica quale scegliere; nonostante sia una cosa praticamente onnipresente, ci si può sempre accertare che sia presente un’app che, direttamente da smartphone, consenta di gestire luminosità, schemi di colori e così via.
Infine, la scrivania. Per ospitare l’hardware videoludico, spesso abbastanza ingombrante, è necessaria una superficie sufficientemente estesa. Per quanto garantisca un risultato sicuramente eccezionale, non è consigliato realizzarla su misura: benché questa soluzione si riveli in grado di occupare perfettamente lo spazio disponibile non garantirà la stessa versatilità e regolabilità di una scrivania appositamente studiata. Sarebbe bene orientare la propria scelta verso modelli che abbiano ampio spazio per le gambe: in questo modo sarà possibile cambiare comodamente posizione nelle proprie sessioni di gioco, anche allungando le gambe secondo necessità.
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