La nuova tassa sulla casa, Tasi, si applica alla stessa base imponibile prevista per l’Imu. Tasi anche per l’abitazione principale
Tasi anche per l’abitazione principale. Fin qua non ci sono grandi stravolgimenti. A differenza però dell’Imu, la Tasi non prevede detrazioni e ciò a tutto svantaggio di quelle case di modesto valore che fino a quest’anno non pagavano l’Imu.
L’imu infatti prevedeva una detrazione base di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente di età inferiore ai 26 anni.
L’attuale Tasi, inoltre, non prevedendo detrazioni e avendo un’aliquota standard dell’1 per mille ed una massima del 2,5 per mille, comporterà una maggiore spesa in capo alle famiglie, specie quelle con reddito più basso.
Secondo l’ultima bozza della legge di stabilità il tetto massimo posto alla somma tra l’Imu e la Tasi non deve superare l’aliquota massima Imu, ma senza considerare l’1% di base della nuova Tasi. La conseguenza di ciò è che nei Comuni in cui l’aliquota Imu è ai massimi, l’ applicazione della Tasi porterà ad un aumento automatico. A pagare di più saranno le famiglie con più figli che prima, grazie alle detrazioni, pagavano meno di 100 euro di Imu o addirittura nulla.
In ogni caso i Comuni hanno la facoltà di aumentare o diminuire la tassa, finanche di azzerarla, in considerazione di una serie di variabili quali possono essere ad esempio l’Isee del proprietario della casa.
Lascia un commento