Termocamino ad acqua a vaso aperto. Un termocamino ad acqua è a tutti gli effetti un generatore di calore a combustibile solido dove però viene curata l’estetica trattandosi altresì di un elemento di arredamento ( un camino ).
Termocamino ad acqua: come è costituito l’impianto
A questo proposito evidentemente viene sacrificata quella che è la sua efficienza; un termocamino consuma il 30% in più di una normale caldaia a gas che, sorvolando sui criteri estetici, può permettersi di massimizzare le caratteristiche della carpenteria da cui è composta.
C’è però da dire che gas che brucia significa maggiori emissioni di CO2; con l’utilizzo del termocamino implicitamente stiamo mettendoci dalla parte dell’ambiente.
L’impianto è costituito essenzialmente da:
• Un vano di combustione
• Uno o più generatori di calore
• Dei dispositivi di sicurezza, controllo e misurazione dei livelli termici
• Circuiti di utilizzazione, smistamento, canalizzazione e irradiazione del calore negli ambienti
Un impianto a “vaso aperto” prevede una tubazione di mandata dell’acqua o del fluido da riscaldare e uno sfiato. Quando viene riscaldato il fluido convettore tende ad espandersi, raggiungendo temperature di 70-90°C il suo volume aumenta del 4%.
La tecnologia a vaso aperto prevede di fornire al liquido questa possibilità di espandersi, ciò avviene in vasche comunicanti con l’esterno, dimensionate analiticamente, a cui si accede mediante degli sfiati.
Termocamino ad acqua a vaso aperto
Poiché la tubazione dove scorre il fluido è una condotta i pressione, lo sfiato e la vasca devono essere posizionate nel punto più alto dell’impianto in modo da consentire un adeguato valore carico anche dopo la perdita di pressione che si ha per contatto con l’atmosfera. Inoltre la mandata alle vasche deve ottenersi in due modi; con un tubo di carico principale e con un secondo tubo di sicurezza, entrambi liberi, cioè non intercettati da rubinetti o valvole.
Introducendo questa vasca in pratica si evitano sovrappressioni nella conduttura e si scongiura il pericolo di scoppio. D’altro canto l’introduzione della vasca di espansione crea delle perdite di calore. La vasca deve essere dimensionata da un tecnico esperto, in modo da garantire l’espansione volumetrica del fluido, secondo ben precisi criteri e in relazione alle dimensioni e potenza dell’impianto minimizzando le perdite tecniche. Qualora si debba intervenire modificando l’impianto deve essere sempre sostituita la vasca di espansione, diversamente si pregiudica l’efficienza dell’impianto stesso.
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