
Acconto e caparra confirmatoria: differenza.
E’ necessario dare una specifica qualifica all’acconto versato come caparra confirmatoria, per distinguerlo dal mero acconto. Infatti l’acconto, a differenza della caparra confirmatoria, non è dato a titolo di cautela, ma come adempimento parziale preventivo. In mancanza di qualifica, l’anticipo versato viene considerato come acconto e non come caparra.
Acconto e caparra confirmatoria: differenza
Perciò il versamento di acconto che viene eseguito da colui che sottoscrive una proposta di acquisto di un immobile al mediatore, non può avere gli effetti giuridici della caparra confirmatoria in quanto questa viene inserita nel contratto come prestazioni corrispettive.
Così le conseguenze sono diverse: nel caso in cui il contratto non ha buon fine per inadempimento del promissario acquirente, il promissario venditore è legittimato a trattenere la somma versata quale caparra. Se la mancata stipula dell’atto definitivo avviene per inadempimento del promittente venditore, il promissario acquirente può chiedere una somma pari al doppio della caparra confirmatoria.
Il codice civile distingue tre tipi di caparra:
-l’art. 1385 definisce la caparra confirmatoria come la somma di denaro consegnata all’altro contraente a conferma del vincolo assunto. In caso di inadempimento della parte che l’ha versata è trattenuta da controparte; in caso di inadempimento della parte che l’ha ricevuta se la parte inadempiente recede dal contratto, può richiedere il doppio di quanto versato.
-L’art. 1386 riconosce la caparra penitenziale come la somma di denaro consegnata al momento della conclusione del contratto quale corrispettivo del diritto di recesso: la parte che recede perde la caparra.
-L’art. 1373 indica la multa penitenziale come la somma di denaro che la parte recedente si obbliga a consegnare contestualmente alla manifestazione di recesso del contratto in quanto contrattualmente prevista.
Acconto e caparra confirmatoria: differenza – di Redazione
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