Può accadere che la casa che si intende acquistare sia pervenuta al venditore tramite donazione, quindi ci si trova di fronte al caso di acquisto di una casa dal donatario. Acquisto di una casa donata
Acquisto di una casa donata: problemi ed eventuali rimedi . Ciò pone una serie di problemi e rischi per l’acquirente posto che i legittimari di colui che ha donato un bene possono agire contro il donatario con l’azione di restituzione al fine di ottenere la restituzione dell’immobile ricevuto in donazione. Quindi nel caso di acquisto di una casa donata vi è il concreto pericolo di rimanere senza casa.
Il DL n.35 del 14.03.2005 ha fissato in 20 anni dalla trascrizione della donazione il termine entro cui il legittimario può agire con l’azione di restituzione del bene immobile. Inoltre, è stata prevista a favore dei discendenti e del coniuge la possibilità di prorogare tale termine per ulteriori 20 anni.
Il rischio di perdere la casa acquistata viene meno nel momento in cui sono trascorsi 10 anni dalla morte del donante in quanto l’azione di restituzione, decorso tale periodo, diventa improcedibile oppure nel momento in cui sono trascorsi i 20 anni dalla trascrizione della donazione senza che i discendenti abbiano chiesto la proroga.
Il problema si affievolisce anche nel caso in cui il donante sia deceduto e tutti i legittimari abbiano rinunziato all’azione di restituzione ( se il donante è ancora in vita la rinunzia del legittimari non può avvenire), o nel caso in cui tale donazione sia la prima di una serie di altre donazioni, in quanto in caso di eventuale azione di riduzione questa sarà l’ultima ad essere ridotta se gli altri beni non siano stati sufficienti per soddisfare il legittimario.
Sicuramente una soluzione ottimale ma purtroppo costosa per risolvere il problema e garantire chi compra una casa donata consiste nella stipula di un nuovo contratto, tra il donante ed il donatario, con cui si pone nel nulla la donazione ed a cui segue la vendita del bene immobile dall’ex donante all’ex donatario.
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