Affitti in nero. Denuncia dell’inquilino. Al fine di far emergere gli affitti in nero, il decreto sul federalismo municipale ha introdotto una disciplina punitiva in caso di mancata registrazione del contratto d’affitto di immobili ad uso abitativo.
Affitti in nero. Denuncia dell’inquilino.
La disciplina prevede la possibilità per l’inquilino di denunciare all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza gli affitti in nero, ossia non registrati.
Per cui, in caso di mancata o tardiva registrazione del contratto d’affitto di un’abitazione, la denuncia ha i seguenti effetti:
– la durata del contratto d’affitto viene stabilita in 4 anni a decorrere dalla data di registrazione, volontaria o d’ufficio;
– il contratto d’affitto si rinnova automaticamente alla scadenza per un periodo di ulteriori 4 anni;
– a partire dalla data di registrazione del contratto, il canone è fissato in misura pari al triplo della rendita catastale (in media il 70-80% in meno del valore di mercato), con la possibilità di applicare gli adeguamenti Istat solo a partire dall’anno successivo.
Gli stessi effetti si verificano in altre due circostanze, ossia qualora nel contratto d’affitto registrato sia indicato un importo inferiore a quello effettivo e qualora sia stato registrato un contratto di comodato fittizio.
Affitti in nero. Denuncia dell’inquilino– di Redazione
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