Bot e depositi bancari: quale scegliere nel 2012?. In una fase di crisi come quella attuale non è semplice gestire le liquidità e scegliere gli strumenti finanziari giusti.
Ai fini di una scelta responsabile occorre dapprima tenere in considerazione il fatto che la scelta non deve essere fatta solo in base al rendimento dei bot o depositi bancari, ma anche e soprattutto in base ai vincoli ed alle caratteristiche del prodotto di investimento.
Infatti, attualmente si può dire che i depositi bancari vincolati sono quelli che offrono i tassi migliori (fino al 4,85% lordo annuo) anche se necessitano di immobilizzare il denaro per un certo periodo di tempo. Per garantire un facile e veloce smobilizzo del denaro nel caso in cui se ne abbia la necessità, gli istituti di credito stanno lavorando per offrire prodotti di tal genere; a fronte, però, della possibilità di smobilizzare il denaro investito vi sarà un tasso di interesse inferiore.
I rendimenti dei buoni fruttiferi postali sono, invece, alquanto bassi anche se a compensare ciò sta la possibilità per l’investitore di richiedere in qualsiasi momento la restituzione di quanto versato; inoltre, a decorrere dal sesto mese è possibile anche richiedere gli interessi maturati che in ogni caso non superano il 3% lordo annuo.
Oltre ai rendimenti ed ai vincoli temporali, nello scegliere il prodotto di investimento occorre valutare le garanzie offerte al risparmiatore. I bot sono garantiti dallo Stato, così come anche i prodotti postali sono coperti dalla Cassa Depositi e prestiti. Per ciò che concerne i conti correnti, il Fondo Interbancario di tutela dei depositi garantisce fino a 100 mila euro su ciascuna banca.
Questo significa che ogni intestatario di c/c è coperto fino a 100mila euro per tanti quanti sono i suoi conti presenti su banche diverse; ognuno dei suoi conti è coperto fino a tale ammontare.
Infine, ultimo aspetto da considerare nello scegliere i bot o depositi bancari è quello della fiscalità che è stata rivoluzionata per il 2012. Infatti, recentemente è stato diminuito dal 27 al 20% il prelievo sugli interessi maturati su conti correnti e depositi bancari, mentre è stato aumentato dal 12,5 al 20% il prelievo sui proventi da Bond, azioni, pronti contro termine. Inoltre, è stato mantenuto un prelievo del 12,5% su tutti i titoli di Stato e buoni postali.
Infine, per quanto riguarda il bollo di imposta a carico degli strumenti finanziari, vi è da segnalare che questo passa da un’imposta fissa di 34,20 euro a un prelievo percentuale proporzionale. Solamente sui conti correnti e conti deposito rimane l’imposta di bollo di 34,20 euro annui.
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