Caldaia a camera stagna e caldaia a camera aperta. Le caldaie autonome hanno rendimenti elevati in piena sicurezza e consumi ridotti, alimentano l’impianto di riscaldamento e producono acqua calda per tutta la casa.
Caldaie Autonome. Caldaia a camera stagna e caldaia a camera aperta.
La loro resa dipende ovviamente da molti fattori come la posizione della casa o il suo isolamento ma possiamo dire che in via generale questo tipo di riscaldamento può soddisfare un abitazione ampia fino a 180-200 mq, anche se disposta su più livelli, è dunque adatto sia per case indipendenti che per appartamenti in condominio ma con riscaldamento autonomo.
Le caldaie vengono installate all’interno, solitamente o in cucina o in un locale di servizio ma, nelle nuove costruzioni, è facile trovarle anche all’esterno e in questo caso sono costruite appositamente in materiale resistente agli agenti atmosferici. La tipologia più comunemente usata è quella murale, di piccola dimensione, lasciata a vista o pannellata; quelle a basamenti hanno invece dimensione maggiore e sono più potenti. In ogni caso tutte sono predisposte per funzionare o a metano o a Gpl ma la maggior parte dei modelli è di tipo combinato e oltre a produrre calore sostituiscono lo scaldabagno nella produzione di acqua sanitaria calda.
Caldaie Autonome. Caldaia a camera stagna e caldaia a camera aperta.
I modelli possono essere suddivisi in caldaie a camera aperta o camera stagna a seconda di come prelevino l’aria che serve alla combustione.
Quelle a camera aperta sono anche dette a tiraggio naturale o a fiamma libera in quanto prelevano l’aria necessaria dall’ambiente e quindi deve essere presente un foro di ventilazione abbastanza grande, non è prevista l’installazione nelle camere da letto, nei garage e in bagno, ma possono essere messe anche all’esterno.
Le caldaie a camera stagna invece sono quelle dette a tiraggio forzato si procurano l’aria attraverso un specifico condotto diverso rispetto a quello d’espulsione per i residui della combustione; possono essere installate ovunque purché sia presente una finestra, fatta eccezione per i garage.
È quest’ultima tipologia di caldaia autonoma a rappresentare oggi giorno ben il 90% del mercato delle caldaie ad uso domestico.
L’installazione di caldaie autonome in qualsiasi caso deve avvenire da ditte specializzate che possano rilasciare la dichiarazione di conformità prevista dalla legge; le caldaie vengono collegate ad un sistema di scarico dei fumi di combustione venendo connesse ad una canna fumaria in grado di convogliare i fumi all’esterno.
Caldaie Autonome. Caldaia a camera stagna e caldaia a camera aperta.
Se si tratta di un modello murale il tecnico dovrà verificare se la parete potrà reggere l’installazione mentre verificherà il pavimento se si vuole un modello a basamento.
Vi sono infine dei modelli a camera stagna detti a condensazione, ossia apparecchi con un sistema di combustione che riesce a ridurre i consumi e le immissioni inquinanti nell’ambiente sfruttando il calore residuo dei gas combustibili prima che questi vengano espulsi: normalmente i gas vengono eliminati ad una temperatura di 150-200°C mentre in caldaie a condensazione si raffreddano fino a 40°C prima di essere espulsi in forma liquida.
Le caldaie a condensazione sono in acciaio inossidabile o in lega d’alluminio poiché devono resistere alla corrosione che l’acqua di condensa può provocare nel tempo.
Caldaie Autonome. Caldaia a camera stagna e caldaia a camera aperta – di Veronica Moretti
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