
I combustibili per il caminetto: dalla classica legna ai combustibili alternativi
La legna è il più antico combustibile usato dall’uomo per il riscaldamento e la cottura dei cibi. Generalmente quella commercializzata per il riscaldamento proviene dai boschi gestiti e coltivati appositamente per produrre legna da ardere.
La scelta di quest’ultima è legata a tre fattori:
-la stagionatura: più il legno è stagionato, più bassa sarà la sua percentuale di umidità e maggiore sarà il calore fornito, in quanto solo una piccola parte verrà assorbita per l’evaporazione dell’acqua.
-la durezza: il legno duro è più denso e brucia più lentamente producendo un calore più durevole;
-la reperibilità: non tutte le specie di legno sono reperibili ovunque. Quindi meglio e più economico sarà sicuramente fornirsi di legna della zona.
Tuttavia ci sono in commercio anche altri combustibili alterativi alla legna, tra questi il carbone:
-racchiude una quantità di energia molto superiore a quella della legna;
-è meno ingombrante e più facile da trasportare;
-ha una combustione più lunga e regolabile.

Il carbone brucia a temperature alte e quindi la camera del fuoco dovrà essere costruita con materiali resistenti alle alte temperature e la griglia dovrà essere sostituita più di frequente.
Inoltre, il carbone contiene zolfo e produce fumi più corrosivi che richiedono una manutenzione più accurata della canna fumaria e del canale da fumo ad ogni fine stagione.
Altri combustibili in commercio sono:
– i ciocchi di segatura pressata: sono il risultato della semplice pressione dei residui del legno lavorato da segherie e falegnamerie. Hanno un potere calorifero superiore alla legna e sono più semplici da stoccare.
-i pellet: sono ciocchi di segatura pressata di dimensioni inferiori. Solitamente si presentano come cilindretti di 10-25 mm di lunghezza e 5-6 mm di diametro. L’unica pecca è che possono essere utilizzati solo in stufe progettate per il loro impiego.

-i gusci di frutta secca (noci, mandorle, pinoli, nocciole): hanno un costo ridotto, ma non sono ampiamente distribuiti.
Camino: legna e combustibili alternativi – di Elisabetta Paladini
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