I materiali impiegabili per la realizzazione di una canna fumaria sono molteplici. Tra i migliori ci sono quelli refrattari: resistono sino a 1250° C di temperatura, sono praticamente inattaccabili dagli acidi. Inoltre, uno specifico trattamento vetrificante rende il flusso interno impermeabile ai gas e alle condense, e sono, naturalmente, ottimi isolanti. E ancora, hanno durevolezza e degli spessori ridotti.
Le giunzioni realizzare con materiale refrattario devono essere eseguite e regola d’arte utilizzando uno speciale sigillante fornito dal costruttore. Nella realizzazione dei condotti sarà il caso di associare un isolante termico che consentirà un buon funzionamento del camino, anche se la temperatura dei fumi non sarà molto elevata.
L’utilizzo di canne fumarie in refrattario in caso di camini a focolare aperti o stufe è una scelta quasi obbligata.
C’è comunque anche la possibilità di optare per l’acciaio inox, che il materiale migliore per resistenza meccanica, alle alte temperature, agli agenti chimici della condensa.
Le canne fumarie in acciaio inox hanno uno spessore che può variare tra 0,4 mm e 1 mm; l’isolante della canna a doppia parete può invece variare tra 2,5 cm e 5 cm con densità superiore a 100 km/m3.
Queste canne fumarie sono collaudate per resistere a temperature di 500°C con passaggi momentanei a 750°C. Il loro punto debole è costituito dalla saldatura che dovrà essere fatta con il laser. Tuttavia tali canne fumarie hanno un’elevata resistenza alla corrosione dovuta alla composizione stessa dell’acciaio.
L’acciaio inox è adatto per nuove canne fumarie esterne e per intubare canne fumarie preesistenti in muratura.
Ci sono due tipologie di tubi rigidi in acciaio inox: AISI 304 –AISI 316. Entrambi sono resistenti alla corrosione, anche se il primo risulta il più inattaccabile nei confronti di un gran numero di ambienti corrosivi. Il secondo invece, con l’aggiunta di molibdeno, è più inalterabile e inattaccabile dai più frequenti agenti aggressivo.
Esistono inoltre i tubi flessibili la cui tecnica di costruzione tende a renderli soggetti a fessurazioni e inducono depositi di cenere che possono incendiarsi. Meglio invece i tubi flessibili a doppia parete costituiti da due tubi concentrici: il più esterno è un classico flessibile, quello interno è realizzato con una cianfrinatura a bande molto ampie che lo rende quasi liscio. Questi tubi sono meno flessibili, ma si adattano agli utilizzi più comuni, inoltre resistono ad alte temperature, fino a 759°C , e sono prodotti in una vasta gamma di diametri.
E ancora, i tubi metalli sono molto più leggeri e rapidi da posare anche grazie agli incastri già predisposti.
Le canne fumarie possono essere realizzate anche in conglomerato cementizio o in rame. Il primo è il materiale più economico, indicato per l’installazioni all’interno della muratura o in adiacenza ad essa. E’ formato da cemento e argilla espansa o altri materiali leggeri, inoltre è sottoposto a vibrocompressione.
Si monta con incastri perimetrali, è scarsamente impermeabile ai gas e alla condensa, ha poca resistenza agli acidi ed è molto rugoso e poroso, tanto che tende alla formazione di depositi.
Il rame invece è un materiale di qualità, ma è costoso. E’ resistente agli agenti atmosferici, grazie alle sue capacità di proteggersi mettendo in atto dei veri e propri meccanismi di protezione dalla corrosione auto-ossidante . Inoltre tale materiale è indicato per le canne fumarie da montare all’esterno degli edifici.
Per quanto concerne la forma, la canna fumaria può essere rettangolare, quadrata, rotonda o ovale. Quella rotonda è la migliore, in quanto garantisce una velocità dei fumi regolare e una temperatura costante su tutta la circonferenza. Inoltre è facile da pulire.
La sezione ovale, invece, può essere utilizzata per intubare canne in muratura preesistenti di forma rettangolare con la scopo di sacrificare al minimo la loro portata.
Canna fumaria, materiali e forme. Il camino efficiente – di Elisabetta Paladini
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