Istallare un camino dove è già esistente una canna fumaria. La stessa può essere riadattata: vediamo come.
Se nell’impianto c’è una canna fumaria bisognerà prima di tutto verificare la compatibilità dimensionale del condotto fumario in relazione al tipo, alle dimensioni, alla potenza del generatore di calore da collegare. La tecnica più idonea per controllare il tutto è la videoispezione.
Se le verifiche danno esito positivo sarà necessario passare all’analisi strutturale con la quale vengono controllati:
-il materiale costituente il condotto fumario;
-eventuali rotture o ostruzioni;
-variazioni di sezione e deviazioni.
-rugorosità del condotto
-quota di sbocco e tipo di comignolo,
-coibentazione del comignolo.
-eccedenza di malta fra i blocchetti
-numero di utenti collegati sul medesimo condotto.
Dopo aver rivelato tutte queste caratteristiche sarà possibile procedere con il ripristino del condotto adattando la tecnica di risanamento più adatta:
-fresatura: tale tecnica permette di eliminare i debordi di malta un eccesso all’interno del condotto mediante scovoli in acciaio;
-vetrificazione: tale processo può essere adottato se tra le giunture dei blocchetti manca la malta o sono presente delle micro-fessurazioni.
-innalzamento dei torrini: intervento localizzato per alzare la quota di sbocco oltre la zona di reflesso in base all’inclinazione del tetto alla posizione del colmo;
-posa di idonei comignoli;
-ritubazione: se le verifiche indicano un sovradimensionamento del condotto o se lo stato interno è molto ammalorato e le riparazioni mirate non risultano sufficienti, si potrà procedere con l’inserimento di un nuovo condotto correttamente dimensionato e realizzato con prodotti idonei.
Se invece si vorrebbe installare un camino e non è presente una canna fumaria sarà necessario costruirne una efficiente. Per farlo essa dovrà:
-servire a un solo camino;
-avere altezza e sezione tali da permettere lo smaltimento dei fumi prodotti con la combustione;
-evitare tratti orizzontali e avere un andamento verticale;
-avere una sezione interna preferibilmente rotonda,
-avere le pareti interne lisce e impermeabili;
-essere resistente a temperature tra i 300°-400°C
-essere termicamente isolata;
-essere adottata alla sommità di un idoneo comignolo.
Il canale da fumo invece dovrà essere il più breve possibile, avere sezione costante e circolare; avere andamento ascensionale con prudenza minima 5%; utilizzare curve in inclinazione non superiori ai 45%, avere resistenza termica, essere ispezionabile e scovolabile, servire a un solo camino.
Canna fumaria, verifiche e installazione – di Elisabetta Paladini
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