La convenienza della cedolare secca. Cedolare su affitti e Imu.
Con l’introduzione dell’Imu, avvenuta nel gennaio 2012, che ha elevato le tasse sulle case affittate, nonché con la previsione di finanziare la riforma del lavoro mediante la riduzione dello sconto forfettario dell’imponibile Irpef sui redditi di locazione (dal 15 al 5%), si stima che passare alla cedolare secca possa diventare più conveniente.
Cedolare su affitti e imu.
Ma per quale motivo optare per la cedolare secca, in caso di case affittate, può essere più conveniente?
I proprietari di case che affittano con canone libero (4+4) pagano l’Irpef sull’85% del canone di locazione convenuto, invece del 100%. Al contrario, i proprietari che optano per la cedolare secca pagano l’aliquota del 21% sul totale (100%) del canone di affitto e non sul 85%. Anche se la cedolare va pagata sul 100% del canone, non vanno pagate però l’imposta di registro e l’imposta di bollo, le addizionali comunale e regionali.
Quindi, facendo un calcolo delle tasse che si vanno a pagare nel caso in cui si scelga la cedolare secca sugli affitti si nota come essa risulti più conveniente, ma solo per i proprietari con redditi superiori a 28mila euro.
Cedolare su affitti e imu.
Inoltre, dal prossimo anno con l’eventuale riduzione dell’abbattimento forfettario, se non si troverà un’altra forma per finanziare la riforma del lavoro, coloro che troveranno più conveniente l’opzione della cedolare secca saranno i proprietari di case aventi redditi ancora più bassi.
Nel caso in cui i proprietari di case affittate abbiano scelto il canone concordato, il reddito ai fini Irpef, già diminuito dl 15%, viene scontato ancora del 30%; in pratica si tassa il 59,5% del canone di affitto se la casa è situata nei Comuni ad alta tensione abitativa. Con l’eventuale riduzione dell’abbattimento forfettario, verrebbe tassato il 66,5% dell’affitto, di conseguenza sarebbe più conveniente la cedolare che per tali contratti è del 19%.
Cedolare su affitti e Imu.
Per i proprietari che poi scelgono il canone convenzionato, tutto dipende dall’Imu: anche se la tassazione non può superare il 4 per mille, resta comunque il fatto che i proprietari si troveranno a pagare molto di più rispetto al passato quando l’Ici era addirittura esclusa o scontata per i contratti concordati di alcune città.
Cedolare su affitti e imu – di Redazione
Lascia un commento