Cohousing: vivere in comunità. Il cohousing è un nuovo modo di vivere in comunità che prevede la condivisione di una serie di servizi e di spazi pur mantenendo una casa privata.
Anche se in Italia questo modo di abitare è ancora poco conosciuti, i primi esempi di cohousing si possono trovare a Milano dove sono nati i primi nuclei abitativi in tal senso dove si può risparmiare sui consumi di luce e gas grazie a pannelli fotovoltaici comuni, avere a disposizione baby sitter gratis ed altri servizi come un orto per piantare verdure bio.
Acquistare una casa in cohousing non comporta il pagamento di una percentuale in più in sede di vendita, ma il versamento di una quota associativa al fine di ricompensare gli stipendi di impiegati e psicologi che accompagnano gli acquirenti dalla prima riunione di programmazione partecipata.
Sono davvero tanti i vantaggi del vivere comune in cohousing e sempre maggiore interesse viene manifestato in tal senso specie dalle giovani coppie e dai single, maggiormente propensi a cambiare quartiere ed a relazionarsi con il vicino di casa.
Nascono così realtà abitative in cui ci si organizza per fare la spesa, a gestire ad esempio un asilo nido interno oppure a fare da baby sitter.
Inoltre, in tale modello abitativo vengono valorizzati i rapporti umani, ci si conosce tutti, ci si dà una mano comune in modo da ricavare il massimo benefici possibile.
Allo stato attuale l’unico inconveniente ancora da superare sono gli alti costi di acquisto in cohousing che rendono il progetto poco accessibile a tutti.
Per ovviare a tale inconveniente si potrebbe però prevedere l’accesso in cohousing mediante contratti di affitto con l’opzione di riscatto.
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