A volte può succedere che qualcuno si ritrovi ad avere una seconda casa vicino al mare o in una zona turistica. Come trasformare il secondo appartamento in una “casa vacanza”
Casa vacanza. A volte, nonostante questa fortuna, purtroppo accade anche che non sempre si riesce a sfruttare questo secondo appartamento per qualche periodo di relax, o peggio, le tasse potrebbero persino portare il proprietario a pensare di disfarsene.
Ma invece si potrebbe fare di meglio. Magari si potrebbe trasformarlo in una casa vacanza. “Al pari dei Bed & Breakfast e degli affittacamere, le case e gli appartamenti per vacanze rappresentano aziende recettive extra-alberghiere e comportano tutta una serie di obblighi e requisiti per poter essere definiti tali”.
In genere la casa vacanza rispecchia le seguenti caratteristiche:”si tratta di un’unità abitativa composta da uno o più locali arredati, dotati di servizi igienici e di cucina autonoma, e affittati a turisti con contratti aventi validità non superiore a tre mesi consecutivi e non inferiore a sette giorni”.
Quindi non si tratta del classico B&B dove vi è l’obbligo di portare colazione e altro agli v”ospiti”, ma in una casa vacanza c’è solo il dovere di accogliere i turisti e di provvedere all’adempimento dei requisiti igienico sanitari ed edilizi.
Ma come si può avviare l’attività di una casa vacanza? Si dovrebbe semplicemente presentare una domanda al Comune per ottenere l’autorizzazione sanitaria previo parere favorevole dell’Azienda Sanitaria Locale.
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