Il compenso del mediatore creditizio.
In un precedente articolo abbiamo evidenziato che al mediatore creditizio spetta un compenso, sotto forma di provvigione, per il lavoro svolto, sia dal cliente che dall’istituto di credito con cui è convenzionato, ciò è anche previsto dalla Legge.
Il compenso del mediatore creditizio
A differenza di altre professioni, per l’attività del mediatore creditizio non è previsto un particolare tariffario, per cui il suo guadagno è costituito da liberi prezzi di mercato, aperti alla normale trattativa.
Per comprendere più chiaramente quale sia il compenso giusto da corrispondere a tale professionista, possiamo dire che normalmente esso non supera il 3% dell’importo erogato e comunque il consumatore, già dal primo colloquio, può richiedere (ed è bene farlo) a quanto ammonti l’onorario del mediatore a cui si è rivolto, onde evitare sorprese alla fine di tutta l’operazione.
Il cliente avrà la possibilità anche di controllare che quanto richiesto dal mediatore creditizio sia riportato anche nel documento di sintesi (allegato al contratto di mutuo), cosa che, tra l’altro, deve essere per obbligo riportato insieme alle altre spese accessorie.
Naturalmente il mutuatario sarà tenuto al pagamento dell’onorario, qualora il mutuo vada a buon fine, anche se il mediatore creditizio ha facoltà di richiedergli anticipatamente le spese necessarie per istruire la pratica.
Il compenso del mediatore creditizio
di
Stefania Guerrera
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