Redditometro, arrivano le lettere: ecco cosa c’è scritto. Contenuto accertamenti Agenzia delle Entrate
Contenuto accertamenti Agenzia delle Entrate. In questi giorni qualcuno troverà una busta diversa dalle altre all’interno del proprio portalettere. E’ quella dell’Agenzia delle Entrate che sta inviando in le prime 35mila lettere, “risultato” dell’applicazione dei primi monitoraggi del redditometro.
Ma cosa ci sarà scritto? Come si presenta una missiva inviata dall’Agenzia delle Entrate? Innanzitutto il Fisco si rivolgerà ai destinatari della lettera segnalando che «abbiamo rilevato dei dati apparentemente non compatibili con il reddito dichiarato». Da qui l’incito a presentarsi nell’apposito ufficio per un confronto in cui avrà modo di spiegare le presunte incongruità.
Verosimilmente l’appuntamento sarà fissato circa una settimana dopo il ricevimento della lettera: chi dovesse avere altri impegni o legittimi impedimenti, potrà rifissare il colloquio entro i 15 giorni dal ricevimento della lettera che, non bisogna dimenticarlo, è una raccomandata. Nella comunicazione il contribuente troverà anche il nome del funzionario che si occuperà della pratica e il riferimento da utilizzare per spostare l’appuntamento.
Attenzione alla seconda pagina della lettera: sarà un allegato in cui i contribuenti troveranno un elenco con le spese e i beni contestati il cui valore appare incongruente con il reddito dichiarato.
Quindi, nel caso in cui risulti qualcosa che non quadra, potrete nel primo appuntamento dimostrare il contrario o di essere in regola presentando la relativa documentazione: rogito e i documenti relativi che dimostrino l’acquisto della casa, bonifici o versamenti, estratti conto , saldi iniziali e finali di conti correnti e conti titoli.
Inoltre potrete fornire la prova che le spese sostenute nel periodo d’imposta sono state finanziate con:
– redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta;
– redditi esenti;
– redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta;
– redditi legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile.
Se fornirete chiarimenti esaustivi l’attività di controllo basata sulla ricostruzione sintetica del reddito si esaurirà nella prima fase del contraddittorio.
Se invece l’accertamento andrà avanti, “il contribuente riceverà un secondo invito a presentarsi per un contraddittorio. Solo se Amministrazione e contribuente non riusciranno a trovare un accordo, l’ufficio emetterà l’avviso di accertamento. Nel corso del procedimento il cittadino riceverà un questionario con cui dichiarare le spese certe effettuate nell’anno di imputazione. Tecnicamente il contribuente ha 15 giorni di tempo dalla data in cui il questionario è stato notificato per rispondere alle richieste ivi contenute, quindi esibire tutti i documenti. Se gli serve più tempo deve richiedere all’ufficio il differimento del termine per la consegna della documentazione e dei dati richiesti. La mancata risposta può infatti comportare una sanzione variabile da 258 a 2.065 euro”.
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