L’Agenzia delle entrate terrà conto delle spese certe, delle spese per elementi certi, della quota di incremento patrimoniale imputabile al periodo d’imposta, della quota di risparmio formatasi nell’anno.Via al redditometro a prova di privacy.
Di cosa tiene conto il redditometro. Nello specifico, nel nuovo accertamento fiscale, l’Agenzia non utilizzerà le spese correnti calcolate unicamente con la media Istat riferita alla “tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza”, né in fase di “selezione”, né in sede di contraddittorio, ma terrà conto solo delle spese correnti ancorate a dati certi.
Se però gli importi corrisposti per tali spese dovessero essere individuati puntualmente dall’Ufficio potranno essere oggetto di contraddittorio e concorrere quindi alla ricostruzione sintetica del reddito.
Per quanto riguarda la determinazione della tipologia di nucleo familiare tipo, altro punto sul quale si era pronunciata l’Authority, il riferimento principale sarà l’Anagrafe Comunale.
Invece, il “Fitto figurativo”, attribuito a coloro per i quali non si conosce la disponibilita’ di un’abitazione nel comune di residenza, e’ escluso dalla fase di selezione ma rientra nel contraddittorio. Sarà quindi compito del contribuente illustrare la sua condizione abitativa per cui l’Agenzia sostituirà la spesa per “fitto figurativo” con le “spese per elementi certi” connesse alle caratteristiche dell’immobile di cui dispone.
Redditometro a prova di privacy– di Elisabetta Paladini
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