Taglio della bolletta dell’energia elettrica: ma a luglio arrivano i rincari. Decreto del fare: taglio costi energia elettrica
Decreto del fare: taglio costi energia elettrica. Il Governo Letta ha approvato il decreto legge, già battezzato “Decreto del Fare”, che mira a rilanciare l’economia nazionale. Tra i vari provvedimenti previsti dal decreto, ritroviamo il taglio della bolletta dell’energia elettrica di 550 milioni di euro.
Sono state infatti modificate le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6, in modo progressivo, portandole in linea con i prezzi di mercato che si sono significativamente ridotti nell’ultimo periodo.
Sono state bloccate le maggiorazioni degli incentivi all’elettricità prodotta da biocombustibili liquidi, maggiorazione che avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all’anno.
Tuttavia, stando a quanto calcolato dall’istituto Nomisma Energia, “il taglio di oltre 500 milioni di euro previsto sulle bollette dell’energia elettrica per una famiglia tipo che consuma circa 2700 chilowatt/ora consiste in circa 1 o 2 cent di euro a kw/h, che tradotto su base annuale significa solamente circa 5 euro a famiglia su una spesa media di 550 euro annuali”.
Ma non solo, gli effetti del taglio sulla bolletta elettrica potrebbero essere completamente annullati dai rincari previsti dal 1° luglio, allorché “la bolletta aumenterà a causa di complicazioni legate alle norme sulle rinnovabili, con aggiustamenti nell’ordine dell’1-2% in più per tenere conto di queste componenti legate al dispacciamento, che andranno a compensare i cali sulla Borsa elettrica. Si avrà così un aggravio di spesa che all’anno sarà di circa 10 euro a famiglia”, afferma il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli.
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