L’ecobonus è il bonus che consente una maggiore detraibilità delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica di un immobile. Detrazione risparmio energetico.Quali opere per usufruire dell’ecobonus?
L’agevolazione fiscale riguarda in particolare quattro tipi di lavori a cui corrispondono valori massimi di detrazione diversi:
– Lavori su strutture opache orizzontali o/e verticali, come i cappotti termici o i solai o le coperture in genere, la sostituzione degli infissi;
– La sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione, con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia;
– L’installazione di pannelli solari termici;
– La riqualificazione energetica globale dell’immobile.
Rispetto alla detrazione per le ristrutturazioni, i beneficiari possono essere sia persone fisiche che imprese, ad esclusione di quelle edili e quelle immobiliari.
Isolamento termico
Il lavoro sicuramente meno invasivo e più facile per accedere al bonus è quello consistente nella sostituzione delle finestre e porte. Il bonus spetta solo se l’intervento è eseguito su case già esistenti; in caso di ristrutturazione l’opera deve riguardare solo la parte già esistente e non anche gli ampliamenti. Per la detrazione del 65% occorre che i nuovi infissi rispettino determinate caratteristiche termiche al fine di migliorare l’isolamento termico dell’immobile.
La detrazione massima è del 65% per le opere di coibentazione, con un tetto massimo di detrazione di 60 mila euro (spesa massima di euro 92.307,69). Occorre anche la certificazione del produttore del nuovo infisso che attesti l’efficienza del nuovo infisso, oppure l’asseverazione di un tecnico che dimostri che l’intervento è conforme ai requisiti tecnici richiesti.
Dopo la sostituzione degli infissi è comunque opportuno intervenire con un cappotto termico, ossia con l’applicazione su tutti i muri dell’immobile di pannelli isolanti. Quest’ultimo intervento ha di sicuro spese maggiori. La detrazione può essere chiesta solo se si interviene su immobili già esistenti. In ipotesi di ristrutturazione, i lavori devono riguardare solo la parte esistente; in caso poi di demolizione e ricostruzione la detrazione si applica solo per la fedele ricostruzione dell’immobile.
La detrazione è del 65% per i lavori di coibentazione, con un tetto massimo di 60 mila euro(spesa massima di euro 92.307,69). Occorre inoltre l’asservazione di un tecnico abilitato che indichi il valore di trasmittanza dei vecchi involucri ed il valore di quelli nuovi.
Riscaldamento
L’acquisto di una caldaia a condensazione o a biomasse, insieme alla contabilizzazione del calore ed alla termoregolazione assicurano un buon risparmio energetico a fronte, però, di un investimento che può variare da 4 a 10 mila euro.
Per le caldaie a condensazione, l’immobile deve essere già esistente e deve avere un impianto di riscaldamento che viene appunto sostituito totalmente o parzialmente. La detrazione del 65% è prevista fino ad un massimo di 30 mila euro (spesa massima agevolata 46.153,85 euro)
I requisiti per la detrazione per le caldaie a biomassa è che la stessa abbia un rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma europea EN 303-5; che utilizzi biomasse combustibili; che, nelle zone climatiche C,D,E,F, gli infissi esterni rispettino i limiti massimi di trasmittanza. La detrazione del 65% spetta fino ad un massimo di 30 mila euro (spesa agevolata euro 46.153,85).
Pannelli solari e pompe di calore
Per poter accedere alla detrazione i pannelli solari devono essere garantiti almeno 5 anni e devono essere destinati alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero ecc. Il limite massimo della detrazione è di 60 mila euro con una spesa massima di 92.307,69 euro.
Le pompe di calore agevolabili devono garantire un coefficiente di prestazione e un indice di efficienza energetica almeno pari ai pertinenti valori minimi fissati nell’allegato I al DM del 6 agosto 2009. Dal 2012 sono agevolabili anche le sostituzioni di scaldacqua tradizionali con quelle a pompa di calore.
Sia per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore che per i lavori di sostituzione di scaldacqua tradizionali con altri a pompa di calore il limite massimo di detrazione è pari a 30 mila euro (spesa agevolabile 46.153,85).
Riqualificazione globale
Tale intervento comprende qualsiasi opera che incida sulla prestazione energetica dell’edificio ed ha l’obiettivo di migliorare il comfort interno della casa, di contenere i consumi di energia e di ridurre le emissioni inquinanti.
L’intervento deve riguardare un immobile già esistente, dotato di impianto di riscaldamento e deve riguardare tutto l’edificio, non solo una parte di esso.
Il limite massimo di detrazione è di 100 mila euro a fronte di una spesa limite di euro 153.846,20.
Detrazione risparmio energetico. Quali opere per usufruire dell’ecobonus? – di Redazione
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