Ecobonus: per i privati proroga fino a fine 2013, per i condomini fino a giugno 2014. La detrazione del 50% per le ristrutturazioni è prorogata fino a fine 2013 ed è estesa agli arredi fissi e agli interventi antisismici
Ecobonus 65. Proroga di sei mesi per il bonus fiscale per l’efficienza energetica degli edifici e quello sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza a fine giugno. Quindi le misure scadranno il 31 dicembre del 2013. Non solo si proroga di sei mesi per quel che riguarda la singola abitazione ma di un anno per gli edifici condominali. Proroga dell'ecobonus, ma anche una novità: la percentuale dell’ecobonus sale al 65% dall'ottimo 55 finora concesso. Negli interventi ammessi allo sgravio sono inclusi mobili fissi e cucine. L'ecobonus 65% sarà concentrato sugli «interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia». Inoltre, la detrazione fiscale del 50% sulle ristrutturazioni sarà valida sugli acquisti di mobili fino a 10mila euro.
L'avvicendamento delle diverse percentuali di detrazioni fa pensare che nell'immediato ci sarà una sorta di arresto del settore: infatti, per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 – data di scadenza delle precedenti detrazioni – fino al 31 dicembre di quest’anno (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio) spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Inoltre il CdM ha recepito la direttiva 2010/31/UE. Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero“. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.
La Direttiva ha introdotto il concetto di “edifici a energia quasi zero“. O meglio, gli dà per la prima volta una definizione in quanto di questi tipi di edifici se ne parla da diverso tempo. La Direttiva, nelle definizioni così si esprime: ' «edificio a energia quasi zero»: edificio ad altissima prestazione energetica, determinata conformemente all'allegato I. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l'energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze '.
La definizione precisa e puntuale di cosa s'intenda per edificio a energia quasi zero viene rimessa ai diversi Stati membri, come sempre a loro è lasciato il compito di definire gli steps che dovranno portare a quelle che saranno le corrette prassi costruttive onde ottenere tali risultati energetici.
In Italia le tecniche per la realizzazione di edifici che necessitano di pochissima energia o che addirittura producono loro stessi energia in eccesso rispetto a quanto ne consumano, sono ormai una realta è giunte ad un certo grado di maturazione. Non ci sono invece dei criteri univoci e da tutti condivisi per poter parlare con sicurezza di una precisa definizione di casa ad energia quasi zero.
Download normativa. Bozza non ancora in vigore 31/05/2013
Schema di decreto legge recante “Recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione Europea”
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Ecobonus 65%, bonus sulle ristrutturazioni e edifici a energia quasi zero . di Redazione
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