Efficienza energetica: case degli italiani poco “intelligenti”.
Case intelligenti? Non abbastanza. L’efficienza energetica nelle case degli italiani si attesta infatti a livelli bassi. A dirlo è l’Osservatorio sull’efficienza energetica, voluto da Domotecnica e realizzato in collaborazione con Enel Energia.
Lo studio è stato condotto dall’Istituto di ricerca di Renato Mannheimer (Ispo) ed è stato presentato a Torino nel corso del XIV congresso di Domotecnica. Secondo l’indagine, c’è ancora arretratezza nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento: le caldaie tradizionali sono presenti nel 64% delle case italiane, con un netto distacco rispetto agli impianti che consentono risparmio energetico.
Dunque c’è ancora molta strada da fare prima che tecnologie come le caldaie a condensazione (18%) o le pompe di calore. cioè i condizionatori caldo/freddo (utilizzati solo dal 6% dei possessori come unico strumento per il riscaldamento e la refrigerazione della casa), raggiungano una buona diffusione.
Ma se da una parte i dati pratici deludono, dall’altra l’Osservatorio registra una buona predisposizione e un interesse verso il tema dell’efficienza energetica: il 43% degli italiani si dice infatti pronto a tenere in considerazione ed effettuare eventuali interventi di riqualificazione. C’è poi un 13%, pari a 3,3 milioni di famiglie, che ha programmato interventi di efficienza energetica nelle proprie abitazioni nell’arco di un anno. Chi non effettua lavori oggi o non si dichiara pronto a farli, spiega che questi non sono tempi adatti per investire o che non intende cambiare le proprie abitudini.
L’idea di vedersi recapitare bollette meno salate rende senz’altro allettante la possibilità di avere in casa impianti energetici diversi da quelli tradizionali grazie all’intervento di tecnici specializzati. Il risparmio per imprese e famiglie non è da sottovalutare visti gli elevati costi dei combustibili.
Secondo il presidente di Domotecnica e il responsabile marketing di Enel Energia, proprio per questo motivo il comparto dell’efficienza ha grandi potenzialità da sfruttare e ”rappresenta una grande opportunità per il Paese sia in termini di sostenibilità sia di creazione di una nuova filiera industriale”.
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