Estinguere il mutuo in anticipo: quando conviene.
E’ facoltà del mutuatario, qualora le sue risorse finanziarie lo consentano, estinguere in anticipo e quindi prima della sua naturale scadenza, il contratto di mutuo.
Estinguere il mutuo in anticipo: quando conviene
Fino a 5 anni fa, circa, la banca, a fronte del mancato guadagno in termini di interessi, poteva chiedere al cliente che decideva di restituire il capitale ricevuto anticipatamente, quindi di estinguere il mutuo in anticipo, una commissione, meglio conosciuta con il termine di penale.
Grazie alla Legge Bersani, per i contratti di mutuo (di acquisto, ristrutturazione e costruzione) stipulati dopo il 2007, non sono più previsti pagamenti di penali in favore dell’istituto erogante e le stesse non vanno neanche indicate nel contratto.
Inoltre, la stessa legge prevede una riduzione delle stesse per tutti i finanziamenti contratti prima del 2007, tenendo conto del tipo di tasso applicato, della data di rogito e del debito residuo.
Nello specifico per i mutui a tasso variabile, fisso o misto, stipulati prima di gennaio 2001, le penali previste sono:
pari a 0% negli ultimi 2 anni di ammortamento, dello 0,20% nel terzo ed ultimo anno, dello 0,50% negli altri casi.
Per i mutui a tasso fisso contratti dopo il dicembre 2000, invece, le penali da pagare sono rispettivamente:
0% negli ultimi 2 anni di ammortamento, 0,20% nel terzo ed ultimo anno, 1,50% nella seconda metà del periodo (di ammortamento) ed 1,90% nella prima metà.
Tali benefici vengono applicati senza che sia il cliente a doverne fare esplicita richiesta alla banca, anche se è sempre consigliabile.
Estinguere il mutuo in anticipo: quando conviene
Ma quando conviene estinguere il proprio mutuo prima della scadenza? In genere si è convinti che restituendo alla banca il residuo del finanziamento in modo anticipato, aiuti a liberarsi da un peso non indifferente, ovvero il pagamento delle rate, ma prima di farlo, è importante valutare in quale momento si decide di procedere.
E’ noto, infatti, che durante i primi anni di ammortamento, ciò che viene restituito principalmente sono gli interessi, mentre alla fine, le rate saranno costituite solo da capitale.
Questo vuol dire che, decidere di estinguere il debito quando ormai manca solo qualche anno alla scadenza, può risultare non conveniente, in quanto non si risparmierà più quella parte di denaro che maggiormente grava sull’intera operazione.
A ciò si aggiunge anche l’incombenza di procedere alla cancellazione dell’ipoteca iscritta sull’immobile, la quale prevede ulteriori spese.
Estinguere il mutuo in anticipo: quando conviene – di Stefania Guerrera
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