Nuova tecnologia in fase di sviluppo per nuove pompe di calore domestiche. GAHP, pompe di calore ad assorbimento a gas
GAHP, pompe di calore ad assorbimento a gas. L’obiettivo è una maggiore efficienza energetica introdotta tramite la tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas attraverso l’utilizzo delle stesse nella fascia di potenza tipica delle applicazioni domestiche (10 e 25 kWth) e di raggiungere un’efficienza globale sull’energia primaria calcolata tra 150 e 170%.
Cosa differenzia la GAHP (pompe di calore ad assorbimento a gas) da una normale caldaia o da una normale pompa di calore?
Esaminando il funzionamento di una normale caldaia il principio base del funzionamento è che ad alimentare la caldaia è appunto il calore ottenuto dalla combustione.
Il calore viene poi sfruttato veicolandolo nei diversi impianti, come ad esempio verso il circuito d’acqua di un impianto di riscaldamento.
Principio cardine è che la quantità di calore in uscita (calore utile) è uguale alla quantità di calore in entrata sottratte le perdite (come l’espulsione dei fumi) e non può mai essere maggiore del calore in entrata.
Ancora: esaminando il funzionamento di una normale pompa di calore a compressione si può dire in poche parole che è macchina in grado di trasferire energia termica da un corpo a temperatura più bassa ad un corpo a temperatura più alta o viceversa, utilizzando differenti forme di energia, generalmente la costosa energia elettrica.
Per approfondire si rinvia a questo link su Wikipedia.
Come si differenzia la GAHP (pompe di calore ad assorbimento a gas)?
Una pompa di calore ad assorbimento a gas, chiamata anche GAHP, è un dispositivo in cui il calore è fornito dal gas metano e che pompa calore da una fonte a bassa temperatura come ad esempio l’aria dell’esterno ad un termo dispersore (ad esempio il circuito d’acqua di un impianto di riscaldamento). Quando viene utilizzata in un impianto di riscaldamento, la GAHP fornisce calore ad un’efficienza di gran lunga superiore rispetto ad un elemento riscaldante convenzionale e il calore utile erogato è la somma del calore in ingresso e del calore pompato dalla fonte a temperatura inferiore dedotte le perdite del tubo di evacuazione dei fumi. Il calore prodotto è maggiore del calore di alimentazione in ingresso (mentre con un elemento riscaldante convenzionale il calore utile prodotto è sempre inferiore al calore in ingresso).
Come detto è ancora una tecnologia in fase di sviluppo. Già utilizzata per grandi impianti, presenta ancora degli ostacoli da superare per approdare all’applicazione nell’edilizia abitativa. Ciò porterebbe notevolissimi vantaggi ai consumatori grazie a risparmi energetici intorno al 50%. Si tratterebbe di un notevole passo in avanti anche rispetto al massimo del risparmio nel settore rappresentato attualmente dalle caldaie a condensazione. Le maggiori problematiche da superare per l’immissione sul mercato di tali pompe di calore è la messa a punto di prodotti a prezzi convenienti per utenti finali anche rispetto alle più innovative soluzioni per il riscaldamento con energia rinnovabile. Dal punto di vista tecnico, inoltre, numerosi sono gli elementi da perfezionare.
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