L’ambiente, nel quale è posto il caminetto, deve essere visto come il “vaso comunicante” che fornisce aria fredda, indispensabile al funzionamento del suo motore.
Se il camino mette in comunicazione una stanza con l’esterno, è anche vero che la casa è in comunicazione con l’esterno grazie a delle ‘falle’: aperture di ventilazione, fessure sotto le porte, guarnizioni degli infissi vecchie o danneggiate, abbaini, coperture approssimative, che producono spifferi in entrata o in uscita. Questo movimento d’aria, insieme alla differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno, trasformano la casa in un camino.
Tale “effetto camino” induce una pressione superiore a quella atmosferica ai livelli alti della casa ed una pressione inferiore a quella atmosferica al livelli più bassi. In particolare, se le falle sono uniformemente distribuite, il livello di pressione neutra, cioè il livello in cui la pressione interna è uguale a quella esterna, si troverà, più o meno, a metà altezza dell’edificio. Se invece la casa ha un piano interrato, avrà la maggior parte delle sue falle ai livelli alti, e quindi il suo livello di pressione neutra tenderà ad essere più alto.
Inoltre è necessario ricordare che, oltre all’effetto camino, esistono negli ambienti domestici degli accessori tecnologici che inducono la depressurizzazione degli ambienti: le cappe aspiranti, i ventilatori di espulsione dei bagni o anche gli impianti di aspirapolvere centralizzati. Quando sono in funzione espellono dall’ambiente un certo volume d’aria che non potrà essere ripristinato alla stesa velocità con cui viene sottratto, semplicemente attraverso le falle presenti in casa.
Risultato? Si avrà una depressurizzazione degli ambienti domestici maggiore o minore in rapporto al numero e alla potenza degli apparecchi in funzione e al grado di “sigillatura” della casa.
Per quanto concerne invece la collocazione del camino si dovrà porre attenzione alla capacità portante del solaio, in quanto a volte, potrebbe essere sottoposto a un notevole carico. Inoltre, nel locale, in cui verrà installato un camino, non potranno esserci altri impianti se non a camera stagna. In questo caso si dovrà prevedere la presa di un’aria esterna per l’apporto di aria comburente con dimensioni non inferiori a 200 cm2 per i camini aperti, 80 cm2 per gli apparecchi a focolare chiuso, inoltre dovrà essere protetta da una griglia e posta nel locale interessato.
Infine, l’evacuazione dei fumi dovrà avvenire attraverso il canale da fumo per il quale è vietato l’uso di tubi metallici o in fibrocemento.
Il posto del camino – Elisabetta Paladini
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