Guida e consigli sull’illuminazione della casa
Illuminazione della casa. Il benessere visivo rappresenta la condizione di soddisfazione delle esigenze di ordine visivo espresse dall’utente.
Illuminazione della casa. Qualità dell’illuminazione
Esso è determinato essenzialmente da:
– Qualità della prestazione visiva.
– Gradevolezza dell’ambiente
Il comfort visivo che si ha all’interno di un edificio discende molto dall’illuminazione. Sicuramente la luce naturale è in assoluto la più adeguata in quanto riproduce esattamente i colori, reca beneficio al benessere psicofisico degli individui e, cosa da non poco conto, è gratuita. Un’insufficiente illuminazione causa al contrario sensazioni di malessere generale e affatica gli occhi. La qualità della prestazione visiva è determinata dalla velocità e dalla accuratezza nello svolgimento di un compito visivo. Il compito visivo è l’osservazione di dettagli e oggetti in relazione allo svolgimento di una determinata attività.
Nella progettazione di un ambiente si deve tener conto del fatto che come le superfici sono illuminate è molto più importante di quanto esse siano illuminate.
Una buona illuminazione naturale deve:
• Assicurare un buon rapporto di luminanze, cercando di far in modo che non ci siano forti contrasti tra la luminanza dell’oggetto considerato e quella delle superfici vicine.
• Evitare fenomeni di abbagliamento che si verifica quando nel campo visivo sono presenti delle superfici con luminanza molto superiore a quella a cui l’occhio è abituato, riducendo fortemente la percezione degli oggetti.
• Evitare il passaggio di radiazione ultravioletta poiché provoca danni agli oggetti posti all’interno dello spazio.
• Evitare ombre indesiderate che possano diminuire il contrasto necessario ad una buona visibilità.
• Evitare il surriscaldamento estivo e le dispersioni termiche invernali.
Illuminazione della casa.
I criteri di valutazione del benessere visivo sono:
• Illuminamento.
• Distribuzione delle luminanze.
• Presenza di fenomeni di abbagliamento.
• Contrasto e direzionalità della luce.
• Colore della luce.
• Resa cromatica.
L’abbagliamento è definito come una condizione di visione in cui vi è una diminuzione o una certa difficoltà a riconoscere i dettagli di un oggetto in seguito all’inadatta distribuzione o direzione della luce o all’enorme contrasto fra le sorgenti e/o gli oggetti o le superfici illuminate.
Le luminanze comprese nel campo visivo non devono risultare troppo diverse fra di loro per evitare affaticamento dell’occhio umano. Differenze accettabili di luminanza tra il compito visivo e il suo intorno dovranno quindi essere comprese tra 1/3 e 3, mentre tra il compito visivo e la parte più periferica del campo visivo non dovrebbero esserci variazioni maggiori di 10 volte o minori di 1/10.
I fenomeni di abbagliamento si attenuano:
• Evitando luminanze eccessivamente elevate.
• Assicurando un buon rapporto tra le luminanze relative ad componenti che si trovano all’interno e all’esterno dell’ambiente, ma che ricadono contemporaneamente nel campo visivo dell’osservatore.
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