Vasca da bagno o box doccia?
Box doccia. Il box doccia rappresenta una valida alternativa alla vasca da bagno e in ogni caso un elemento indispensabile nell’arredo di un appartamento.
Storicamente la famiglia media italiana aveva preferito sempre la vasca da bagno. Le ultime generazioni ritengono invece insostituibile la routine del fare la doccia quotidiano e questa abitudine ha ormai soppiantato sempre più spesso la storica leadership della vasca da bagno come regina del bagno. Se prima il box doccia veniva relegato a corredo del bagnetto di servizio, oggi questa prassi è stata ormai abbandonata.
Gli spazi nell’edilizia moderna di più largo consumo, soprattutto all’interno delle città, si stanno sempre più riducendo e con essi le superfici dedicate alle stanze da bagno. Inoltre già dagli anni 80-90 il ritmo frenetico delle nuove realtà commerciali post industriali ha ridotto anche i tempi a disposizione della gente per le normali operazioni di igiene personale. In questo senso l’avvento del box doccia diventa una manna dal cielo, e oggi è un elemento di costume ormai radicato ed insostituibile della moderna società che consente di ridurre i tempi per l’igiene personale assieme, nell’ordine dell’ 80%, i consumi d’acqua.
Dal punto di vista dell’arredo bagno i box doccia permettono un notevole risparmio di spazio, basti pensare che è possibile installare un box doccia confortevole dove si vuole, essendo peraltro sufficiente un’impronta in pianta di 70×70 cm, ricavabile praticamente ovunque.
Box doccia: dove installarlo
Quando si hanno a disposizione più bagni in casa il box doccia va installato solitamente nel bagno di servizio o in quello in camera, lasciando la vasca ad arredo del bagno padronale.
Generalmente si tende a posizionarlo in uno dei due angoli sulla parete che ospita la porta d’ingresso, tuttavia non è inconsueto trovarlo sulla parete opposta magari all’interno di nicchie in muratura appositamente create.
Bisogna ovviamente ricordarsi che, prima di posare il piatto doccia sul pavimento, occorre installare le linee degli scarichi di adduzione a pavimento e il punto idrico caldo-freddo a parete. Per il resto il box doccia può essere di vario aspetto, si va dal semplice telo che si avvolge e trasla su anelli, i più moderni box doccia prefabbricati fino ai box monoblocco superaccessoriati con idromassaggio e sauna. Dipende tutto dalle esigenze e dalla tasca di ciascuno di noi.
Le più comuni tipologie di box doccia.
Box doccia libero
Si può realizzare al centro di una parete, basta realizzarne le pareti laterali su due lati della parete; queste possono essere entrambe realizzate in muratura rivestita di piastrelle in ceramica. In alternativa il ritegno in muratura può essere singolo e gli altri due lati possono essere vetrati oppure ancora ci si può servire di una semplice tenda in plastica.
Box doccia ad angolo
Si realizza sfruttando le due pareti che formano un angolo della stanza da bagno. In questo caso le due pareti d’angolo devono essere soltanto piastrellate mentre le due pareti che chiudono il quadrato del piatto doccia possono essere chiuse con una tenda in plastica o più efficacemente con un box prefabbricato con la porta scorrevole o a soffietto.
Box doccia da camera
Molto spesso risulta comodo avere in camera una doccia, questa può essere realizzata immediatamente al lato dell’armadio a muro, magari in una nicchia appositamente predisposta in fase di progettazione e realizzazione dell’ambiente. Il box andrà ad occupare lo spazio tra l’armadio e l’angolo della stanza e sarà separato dall’armadio da un tramezzo rivestito con piastrelle. Tale tipologia di box doccia necessita una particolare cura nelle finiture ermetiche. In particolare può essere utile prevedere di sollevare di circa 10 cm la parete perimetrale del piatto doccia sul lato libero in modo da trattenere l’acqua che si accumula a causa di eventuali intasamenti dello scarico. Molto importante è prevedere un sistema di ventilazione forzata.
Box doccia multifunzione
Attualmente nelle case degli italiani non è raro trovare le più moderne cabine di box doccia monoblocco multifunzione. Si tratta appunto di cabine per la doccia perfettamente ermetiche sia lateralmente che superiormente e che ospitano al proprio interno modernissime attrezzature con le più diverse funzionalità. Si parte dai getti idromassaggio, fino all’integrazione della sauna. Si ha poi la doccia svedese che stimola la circolazione sanguigna e rinvigorisce la pelle alternando cicli di getti d’acqua freddi con quelli caldi. In commercio si trovano le più diverse combinazioni di queste funzioni e c’è chi dice che una volta provate non se ne può più fare a meno! Anche questo fa parte degli effetti del progresso!
Box doccia per disabili
Evidenziamo infine gli accorgimenti impiantistici necessari affinché un disabile possa usufruire della doccia in autonomia. La prima cosa da osservare è che sia che siano previste delle pareti laterali, sia che queste non siano previste dobbiamo fare attenzione a eliminare le barriere architettoniche. Nel caso del disabile in sedia a rotelle il piatto doccia rialzato deve essere evitato. Il piatto doccia per disabili è per prima cosa installato a livello del pavimento, senza scalino verticale. La ritenuta dell’acqua si ottiene inclinando verso il centro la superficie del piatto doccia, il quale dovrà avere dimensione minima di 90×90 cm, in modo da ospitare la carrozzella garantendone lo spazio di manovra.
Il box doccia dedicato ai disabili deve poi essere corredato da altre due importanti attrezzature: un seggiolino apribile a muro, che possa consentire di sedersi mentre ci si lava e un maniglione che funga da comodo appoggio da utilizzare nelle operazioni di trasferimento dalla carrozzina al seggiolino a muro. Le manopole dell’acqua e il soffione della doccia devono po essere naturalmente in posizione più bassa in modo da potere essere adoperati a partire da posizione seduta.
Alex
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