
La sospensione IMU prima casa per la rata di giugno 2013, è in arrivo. Imu 2013, tra sospensione e nuove stangate.
Imu 2013, tra sospensione e nuove stangate. La sospensione che riguarderà i 3/4 dei proprietari di immobili, ossia 18 milioni di Italiani, in larga misura localizzati nei Comuni di Roma, Torino, Genova e Napoli (che da soli producono un terzo del gettito IMU sulle prime abitazioni), potrebbe arrivare come emendamento alla legge di conversione del decreto sui debiti della PA.
Sarebbe un modo per mantenere gli impegni senza impattare sui conti pubblici, permettendo all’Italia di uscire dalla procedura per deficit eccessivo e senza entrare nel merito del dibattito sulla Riforma IMU. La scelta dell’emendamento non pone nessun problema di copertura, si prevede infatti che la liquidità dei Comuni che a giugno non incasseranno la rata sarà garantita da apposita anticipazione di Tesoreria (prestito pubblico).
Del resto le diverse ipotesi (eliminazione, rimodulazione a vantaggio dei redditi bassi, o di chi ha un solo immobile), saranno al centro di una successiva legge di modifica all’imposizione fiscale sulla casa.
Nel frattempo il Sole 24 Ore ha riportato un’anticipazione sull’acconto Imu previsto invece per seconde case e locali commerciali. Il quotidiano spiega: “Per i capannoni (e in generale per gli immobili strumentali alle attività delle aziende), non solo non si parla di sospensione, ma le regole già in vigore preparano una doppia stangata rispetto ai valori, già elevatissimi, pagati lo scorso anno”.
La prima stangata è per tutti: era già contenuta nel decreto «Salva-Italia» di fine 2011, che aveva messo in calendario per quest’anno un nuovo aumento dell’8,33% per i valori fiscali di riferimento di questi immobili (il moltiplicatore passa da 6o a 65) dopo gli incrementi del 20% introdotti l’anno scorso.
La seconda è “riservata” a chi si trova nei Comuni che hanno aumentato le aliquote quest’anno o l’anno scorso, perché la rata di giugno si calcolerà sulla base delle scelte locali (quelle 2012 se non ci sono delibere nuove) e non più sul parametro standard del 7,6 per mille come avvenuto l’anno scorso.
Già nel 2012, l’aliquota «ordinaria» destinata a questi immobili era aumentata nel 50,4%, nelle prossime settimane non sarà da meno: il conto da pagare salirà oltre quota 18.250 euro, con un nuovo aumento del 51,1% e un super-aumento del 175,6% rispetto ai tempi della vecchia Ici.
Imu 2013, tra sospensione e nuove stangate – di Elisabetta Paladini
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