
Imu seconda casa, Iva e Tares: stangata in arrivo! Ultime novità in tema di tasse sulla casa. Imu seconda casa: stangata in arrivo.
Imu seconda casa: stangata in arrivo. Il Governo ha approvato il decreto legge per lo slittamento della rata di giugno sull’Imu della prima casa a settembre, ma nonostante questo primo sospiro di sollievo, secondo Confcommercio e Federconsumatori, tra la tassa sulla seconda casa, la Tares e l’aumento dell’IVA, le famiglie italiane si troveranno costrette a pagare oltre 700 euro nel 2013.
L’IVA, salvo repentini interventi del Governo, da luglio salirà al 22 dal 21% e comporterà aggravi di imposta sui portafogli delle famiglie italiane pesantissimi: 2,1 miliardi di euro nel 2013, ben 4,2 miliardi nel 2014.
La Cgia di Mestre stima che “per un nucleo costituito da 3 persone l’aggravio medio annuo sarà di 88 euro. Nel caso di una famiglia di 4 componenti di 103 euro. Visto che per il 2013 l’aumento dell’Iva interesserà solo il secondo semestre, per l’anno in corso gli aumenti di spesa saranno la metà: 44 euro per la famiglia da 3 persone; 51,5 euro per quella da 4”.
I rincari scatteranno, tra le bevande, su vino e birra, e poi sui carburanti, riparazioni auto, abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer. Previsti aumenti anche per i pedaggi autostradali e per le già salate assicurazioni RC Auto e Moto.
E ancora, stando agli esperti, l’IMU sulla seconda abitazione dovrebbe costare mediamente sui 480 euro, mentre la tassa sui rifiuti in scadenza a dicembre sui 45 euro in più. Risultato?
“Sommando i rincari per ogni singola imposta: 45-45 euro per la nuova tassa sui rifiuti e servizi comunali, 207 euro per il possibile aumento Iva considerando anche i costi indiretti, 480 euro medi per l’Imu, si arriva a 734 euro in media quale esborso aggiuntivo a famiglia” spiega il presidente Rosario Trefiletti.
Da qualche anno ci siamo scambiati l’alloggio con mia figlia che avendo due bambini e abitando in un camera e tinello molto piccoli aveva la necessità di un alloggio più idoneo alle loro esigenze. Non avendo nessuna possibilità di comprare un allogio più grande abbiamo così pensato di dare il nostro alloggio nella città di Moncalieri di 72 mQ e io e mia moglie abbiamo preso il suo nella città di Nichelino. Abbiamo fatto le cose in regola per quanto riguarda la residenza e documenti vari ma non ovviamente gli atti notarili per mancanza di fondi. Dopo qualche tempo abbiamo scoperto che i due alloggi risultano come seconda casa e per questo motivo, per me inspiegabile, abbiamo pagato prima l’ICI e poi L’IMU pur essendo per tutti e due prima casa. A questo punto mi chiedo: Se i due alloggi risultano come seconda casa, non dovremmo avere 4 atti notarili che dichiarino 4 proprietà? Noi
ne abbiamo solo due che fanno fede a due alloggi!Qualcuno mi dice che paghiamo come seconda casa per il semplice fatto che io e mia mogli siamo proprietari di un alloggio nella città di Moncalieri e siamo residenti a Nichelino e viceversa. Ho provato a fare i difficili calcoli matematici pur non essendo un matematico e il risultato è sempre 1+1=2 e non 4. Dopo che ho chiesto a diverse persone che dovrebbero essere competenti, in risposta mi hanno detto che è così e basta.
POTRESTE DIRMI CORTESEMENTE A QUALE SANTO POSSO RIVOLGERMI PER CERCARE DI RISOLVERE IL NOSTRO PROBLEMA. Vi ringrazio immensamene.
Cordiali saluti Rocco Faro
Sia l’ICI che l’IMU prevedono le agevolazioni per “l’abitazione principale”, che è un concetto diverso da quello di prima casa. L’agevolazione per l’abitazione principale presuppone come basilare il requisito della residenza!
Se avete anche solo un’abitazione ma non ne siete residenti, purtroppo l’imu applicata è quella per le seconde case. Non è quindi sufficiente essere proprietari di un solo immobile perché venga applicata la tariffa imu prima casa.
Il governo si è mobilitato per gli emigranti, onde evitare che la loro casa in Italia fosse considerata seconda casa, situazione che, nella sostanza, non è differente dalla sua. Purtroppo nel suo caso non ci sono deroghe. Saluti