Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari. Il decreto legislativo sul fisco municipale, bocciato da Napolitano. Ma il Governo non molla e si rivela deciso a portarlo in porto. Vediamo cosa, eventualmente, riserva il futuro ai proprietari di immobili.
Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari.
Imu, Imposta municipale unica.
Dal 2014, si applicherà su tutti gli immobili esclusa la prima casa, a meno chè quest’ultima non sia di lusso. Sostituisce l’Ici, l’irpef sugli immobili e relative addizionali. L’aliquota base dovrebbe essere dello 0,76% ma i Comuni possono prevedere aumenti o diminuzioni sino allo 0,3% e anche dimezzarla per le societa’.
Presupposto dell’imposta è il possesso di immobili che non siano abitazione principale. Infatti, a quest’ultima non si applica, tanto meno alle sue pertinenze (cantina o soffitta, garage o box auto, tettoia o posto auto). L’esclusione non si applica agli immobili classificati nelle categorie catastali A1, A8 e A9, ossia alle abitazioni di tipo signorile, abitazioni in ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici. L’imposta municipale ha per base imponibile il valore dell’immobile.
Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari.
Nell’ipotesi di immobili che non siano abitazione principale l’imposta dovuta ogni anno si calcola sull’aliquota dello 0,76 %; nell’ipotesi di immobili dati in locazione l’aliquota è ridotta della metà. Come detto i Comuni possono aumentare o diminuire, sino a 0,3 punti l’aliquota base. o fino a 0,2 punti percentuali l’aliquota ridotta alla metà nel caso in cui l’immobile sia locato. Se il Comune non delibera e non si esprime sulla questione, si applicano le aliquote base, ossia 0,76% per immobili che non costituiscono abitazione principale; 0,38% se l’immobile è locato.
Cedolare Secca sugli affitti.
Dal 2011 i proprietari di immobili dati in affitto, sempre nel caso che il Governo riesca a far approvare il c.d. federalismo comunale, potranno optare di restare con l’attuale regime Irpef oppure optare per la cedolare con aliquota del 21% per i canoni liberi, con aliquota del 19% per i canoni concordati. Nel caso si opti per la cedolare secca, automaticamente si rinuncia alla possibilità di applicare gli aumenti eventualmente previsti nel contratto d’affitto, anche per il semplice adeguamento all’indice Istat. Gli inquilini devono essere avvertiti della scelta con lettera raccomandata. La cedolare secca sostituisce anche le imposte di registro e di bollo sulle risoluzioni o le proroghe del contratto di locazione. Al riguardo, anche in ordine all’apparente maggiore convenienza della cedolare secca rispetto all’attuale regime, si veda quanto espresso a tal proposito dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.
Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari.
Imposta di Soggiorno
Altra novità che dovrebbe interessare i proprietari di immobili, questa volta quelli destinati alla ricettività, riguarda la c.d. Imposta di soggiorno.
I Comuni capoluogo di provincia, le unioni di Comuni e i Comuni negli elenchi regionali delle localita’ turistiche o d’arte possono istuire una tassa di soggiorno fino ad un massimo di 5 euro a notte. Il gettito va a finanziare interventi nel settore del turimo, comprese le strutture ricettive, interventi di manutenzione dei beni culturali ed anche i relativi servizi pubblici locali.
Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari.
Poteri di controllo ai Comuni.
I Comuni contro l’evasione fiscale attraverso l’attribuzione agli stessi di un ruolo attivo. E sono fortemente incentivati a farlo in quanto ai Comuni stessi viene assegnato tutto maggior gettito derivante dall’accatastamento degli immobili fantasma e il 50% (anziche’ il 30% come e’ attualmente) del maggior gettito derivante da accertamenti fiscali.
Aumento delle Sanzioni
Dall’aprile 2011, sempre nel caso che il Governo riesca a far approvare il c.d. federalismo comunale, le sanzioni previste per inadempimento degli obblighi di dichiarazione delle variazioni di consistenza o di destinazione sono quadruplicati. Il 75% delle sanzioni e’ devoluto al Comune di ubicazione dell’immobile interessato.
Fisco municipale e immobili. Le novità per i proprietari – di Redazione
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