Isolamento acustico degli edifici: poche tutele. La maggior parte delle liti in condominio scaturiscono dal fatto di avere vicini rumorosi. Purtroppo il problema dell’isolamento acustico degli edifici è un problema ancora molto attuale che è spesso e volentieri è motivo di litigio nonostante vi sia una disciplina normativa che imponga il rispetto di determinati limiti di insonorizzazione.
Nella pratica però tali limiti sono poco seguiti: colpa la mancanza di penali che possano scoraggiare comportamenti in tal senso e la mancata possibilità di potersi rivalere nei confronti del soggetto inadempiente.
Per ciò che concerne la disciplina in materia di isolamento acustico occorre fare una distinzione a seconda che l’immobile sia di nuova costruzione, già esistente o si stiamo svolgendo opere di ristrutturazione.
Per le nuove costruzioni il DPR del 5/12/1997 stabilisce un tetto massimo al rumore passivo tra un immobile e l’esterno nonché tra un appartamento ed un altro. I tipi di rumore valutate sono 5: rumori aerei fra diverse unità immobiliari, rumori da calpestio, rumori esterni e isolamento delle facciate, rumori che scaturiscono da impianti divisi, a funzionamento continuo (ventilazione o caldaia) e rumori che scaturiscono da impianti a funzionamento discontinuo ( impianti di scarico o ascensori).
Inoltre, l’UNI (ente nazionale di unificazione) ha approvato nel 2010 una norma tecnica che consente di classificare gli edifici in 4 diverse categorie a seconda del grado di isolamento acustico. Se venisse recepita con legge statale la norma potrebbe diventare obbligatoria.
Per gli immobili in fase di ristrutturazione il discorso cambia e si deve aver riguardo alla disciplina esistente in materia a livello regionale.
Infine, nulla è disposto per gli immobili già esistenti e ciò è dovuto in particolare al fatto che per ottenere un buon isolamento acustico occorre partire da un buon progetto iniziale che riguardi la casa ancora da costruire. E’ invece molto complesso intervenire su una casa già esistente ed apportare tutte le modifiche strutturali che sarebbero necessarie.
Si consideri poi che mentre la classificazione energetica degli edifici è obbligatoria, quella acustica no.
Di conseguenza non vi è nessuna disposizione che imponga ad esempio la presentazione di un calcolo previsionale o la misurazione in corso d’opera di quelle che sono le prestazioni dell’immobile in tema di acustica.
Eppure l’isolamento acustico di un edificio è volto ad accrescere il valore di mercato di quel determinato immobile provvisto della relativa certificazione, aumentando il comfort abitativo.
A complicare ulteriormente le cose sta il fatto che mentre in passato l’acquirente poteva rivalersi sull’impresa di costruzioni in sede di contenzioso civile, ora tale possibilità è venuta meno a seguito del recepimento delle norme comunitarie 88/2009 e 96/2010.
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