Isolare bene un’immobile significa aumentare il risparmio energetico in casa. Come si ottiene un buon isolamento termico? Intervenendo per isolare i tetti, le pareti e i pavimenti di casa.Isolamento termico della casa.
Isolamento termico della casa. Come viene espressa la capacità di isolamento termico di un prodotto?
La capacità di isolamento termico di un prodotto si esprime attraverso la Conduttività termica lambda. Quest’ultima indica in Watt la quantità di calore che fluisce attraverso un materiale di una superficie di 1 mq e con spessore di 1m, quando la differenza di temperatura in direzione del flusso di calore è di 1Kelvin. In pratica il prodotto avrà una maggiore conduttività termica e quindi sarà più efficace quando il valore della lambda sarà basso. Al contrario un valore alto di lambda è segnale di una bassa conduttività termica. Il valore lambda, nel caso di prodotti certificati Iso 9000, deve essere espresso dal produttore; altrimenti deve essere ricavato da prove eseguite in laboratori accreditati.
Per stabilire la capacità di isolamento termico di un prodotto bisogna tenere in considerazione anche la Resistenza termica, che è data dallo spessore diviso la conduttività. In tal caso più è alto il valore della resistenza termica, migliore sarà il prodotto dal punto di vista dell’isolamento termico.
Oltre a questi due valori, perché un prodotto sia davvero efficace e garantisca un miglior isolamento termico è necessario che sia resistente alla compressione ed al fuoco. La resistenza alla compressione è molto importante in particolare per l’utilizzo del prodotto sottopavimento o sottotegola.
Importante per garantire un buon isolamento della casa è, inoltre, l’impermeabilità del prodotto al vapore. Infatti vi sono alcuni materiali che sono permeabili al vapore acqueo presente nell’aria e quindi evitano la formazione di condensa, altri meno. L’ impermeabilità al vapore viene misurata in “u” che più è alta e più il prodotto sarà impermeabile al vapore.
Quindi, intervenire in casa con opere volte a garantire un buon isolamento termico della stessa comporta non solo un aumento del risparmio energetico, ma anche del confort abitativo dal momento che una casa di questo genere viene isolata dal freddo, dal caldo, dal fuoco e assorbe l’umidità in eccedenza.
Quali sono le parti di un edificio sulle quali bisogna intervenire con isolanti?
Sono il tetto ed il solaio, le pareti interne ed esterne, i pavimenti.
I tetti devono assicurare un elevato isolamento termico ed allo stesso tempo anche una giusta ventilazione. Per tale motivo bisogna tener conto dello scopo della copertura e delle escursioni termiche a cui essa è sottoposta, nonché dell’uso che se ne fa.
Infatti, se il sottotetto non è abitato e destinato unicamente a deposito è più opportuno isolare la pavimentazione. Se, invece, è abitato, occorre isolare la soffitta o intervenendo dall’interno o dall’esterno. Qualora il tetto sia piano si può, ugualmente intervenire applicando dei pannelli dall’interno, oppure rifare il manto di impermeabilizzazione esterno. soffitto
Anche i soffitti delle abitazioni poste subito prima del sottotetto non abitato o all’ultimo piano richiedono un isolamento. In tal caso si interviene o con un controsoffitto all’interno del quale porre del materiale isolante o applicando dei pannelli direttamente al soffitto.
Per l’isolamento delle pareti si può ricorrere al c.d. isolamento a cappotto che consiste nell’ installazione di un particolare materiale isolante sui muri esterni o interni dell’ abitazione, al fine di ridurre le dispersioni termiche. Questo tipo di rivestimento aumentano la sostenibilità dell’edificio al quale vengono applicati i pannelli isolanti e aumentano anche la funzionalità e la durata dell’edificio stesso. Questo tipo di intervento è indicato le costruzioni già esistenti in quanto non comportano demolizioni.
Un modo diverso di realizzare il sistema a cappotto prevede il distanziamento del rivestimento esterno dallo strato isolante attraverso dei particolari dispositivi. In pratica si crea un’intercapedine di 2-4 cm, aperta alla base e alla sommità, che permette l’aerazione e nello stesso tempo lo smaltimento del vapore acqueo prodotto dall’interno. In tal modo si garantisce il mantenimento del caldo in inverno e fresco d’estate in quanto lo spazio vuoto così creato allontana il calore in eccesso derivante dall’irraggiamento del sole.
L’isolamento a cappotto, oltre che essere realizzato sulle pareti esterne, può essere applicato anche a quelle interne, ma con difficoltà maggiori causate dalla presenza degli attacchi degli impianti e con un’efficacia minore rispetto all’isolamento a cappotto esterno.
Nelle nuove costruzioni si coibenta lo spazio vuoto ricavato fra i setti murari al cui interno vengono inseriti materiali isolanti. Tale sistema è applicabile anche a edifici già esistenti che però presentano un’intercapedine vuota nella quale vengono iniettati, attraverso dei fori effettuati nelle pareti, sostanze isolanti quali argilla espansa, resine o perlite.
Altro metodo per isolare la casa consiste nell’utilizzo di termointonaci o intonaci termici. Si tratta di malte particolari che sono caratterizzate da un bassa conduttività termica lambda dovuta all’aggiunta di additivi ( sughero, silice, perlite, perle di polistirene, argilla) che abbassano tale valore lambda. Questo tipo di intonaci vanno applicati con uno spessore di circa 5 cm, cui viene poi sovrapposto un prodotto di finitura che ha lo scopo di proteggere l’intonaco. Gli intonaci termici si stendono come i normali intonaci, facendo attenzione a non lasciare fessurazioni e a garantire una sufficiente permeabilità al vapore e impermeabilità all’acqua. Nonostante non riescano a raggiungere lo stesso grado di isolamento dei pannelli isolanti, molto più efficaci, riescono comunque a ridurre la trasmittanza termica fino al 15% in alcuni casi. In genere si ricorre all’intonaco termico quando non sia possibile, per motivi di spazio, di geometria o altro, applicare i pannelli isolanti. Non sono adatte a edifici situati in zone con un clima abbastanza rigido, salvo che non dispongano anche di pannelli isolanti.
L’intervento di isolamento dei pavimenti è abbastanza complicato. In genere si ricorre ad esso nel caso di locali non riscaldati come cantine, garage e porticati, applicando dei pannelli isolanti sotto la pavimentazione.
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