Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al rinvio di tre mesi dell’aumento dell’Iva che sarebbe dovuto scattare dal 1 di luglio
Il provvedimento sull”Iva, “credo che dimostri la volontà del governo di aiutare l’economia con la dovuta prudenza. Poiché in questo momento non è il caso di fare scelte che diano l’impressione di “sfasciare i conti pubblici”, ha affermato il premier Letta.
L’aumento dell’aliquota dal 21% al 22% scatterà quindi ad ottobre e sarà garantito da una copertura finanziaria di 1 miliardo di euro composta in parte dalla tassa sulle sigarette elettroniche e, in maniera ben più consistente, da acconti fiscali di Irpef, Ires e Irap più cari. In sostanza avremo: aumento al 100% dell’acconto Irpef, al 101% dell’acconto Ires e tassa al 58,5% del prezzo di vendita per le sigarette elettroniche secondo quanto si legge nella bozza discussa oggi in consiglio dei ministri.
Nel frattempo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi assicura che il miliardo per il rinvio dell’aumento dell’Iva “è coperto con risorse certe”. Per essere più chiari: “Non ci sono aumenti di natura fiscale, non ci sono aumenti della tassazione. Potrebbe esserci un intervento sulle sigarette elettroniche”.
Iva: via libera al rinvio di tre mesi – Elisabetta Paladini
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