Manutenzione del caminetto. Al fine di garantire la perfetta funzionalità, il caminetto necessita come tutte le cose di una costante manutenzione. Tutto ciò al fine di garantirne la pulizia e il perfetto tiraggio della cappa.
Manutenzione del caminetto. Pulizia della canna fumaria
Alla base di tutto sta la necessità di tenere il camino in condizioni igieniche quantomeno accettabili, soprattutto se lo si usa per arrostire cibi, ma anche per il riscaldamento dell’aria che noi comunque poi respiriamo. Una cappa che non tira abbastanza potrebbe inoltre congestionarsi e provocare invasioni di fumi all’interno degli ambienti domestici.
Nella manutenzione ordinaria rientra la semplice pulizia dalla cenere. Questa operazione si fa a camino freddo utilizzando gli appositi arnesi, scopetta e paletta, le ceneri ricavate possono continuare ad avere un’utilità ed essere utilizzate come fertilizzante per terreni poveri di potassio.
I camini necessitano però anche della pulizia della canna fumaria per rimuovere la fuliggine che vi si deposita a seguito dell’utilizzo e che se trascurata può essere causa di scarso tiraggio della canna fumaria, fino ad arrivare a poter essere fattore di rischio incendio.
In linea di massima operare la pulizia della canna fumaria da solo è sconsigliabile, soprattutto se si possiede una canna fumaria stretta o a tiraggio non convenzionale.
Quando si ha a che fare con i vecchi camini in muratura, l’operazione risulta abbastanza semplice, fermo restando i rischi legati al fatto che comunque occorre salire sul tetto e lavorare in quota.
In commercio esistono delle particolari sostanze che bruciate ogni tanto contribuiscono a rallentare il depositarsi della fuliggine all’interno della canna.
Il consiglio che si può dare è quello di chiamare comunque periodicamente uno spazzacamino. Se è la prima volta che si fa quest’operazione, guardare una mano esperta risulta il miglior primo passo per una eventuale futura autonomia nell’effettuare la stessa operazione, in modo da renderci conto della effettiva difficoltà delle operazioni.
Manutenzione del caminetto. Consigli su come pulirlo
Vediamo in ogni caso come avviene praticamente la spazzolatura di un caminetto. Solitamente la spazzolatura avviene inserendo una spazzola in ferro di diametro adeguato dall’alto, a questa viene attaccato da una parte un peso di circa 2 kg e dall’altra una corda abbastanza spessa e fissata con un robusto nodo.
E’ molto importante che la spazzola abbia le stesse dimensioni della canna fumaria in modo da non incastrarsi, se fosse più grande, e non essere inefficace, se fosse più piccola.
Per muoversi sul tetto occorre seguire le pratiche regole di sicurezza e fornirsi di imbracature omologate fissate a sostegni stabili sul tetto.
Se la canna fumaria non è molto lunga può prevedersi un intervento dal basso, utilizzando delle spazzole montate su un’asta telescopica di plastica costituita da diversi segmenti assemblati. Questa soluzione è abbastanza scomoda da adottare.
Aspetto molto importante di tutta l’operazione è la scelta della spazzola, procedere autonomamente alla pulizia della cappa significa accettare di poter dovere comprare più spazzole in cerca di quella giusta e fare comunque sia dei lavori imperfetti.
Prima di cominciare la spazzolatura è opportuno sigillare l’apertura d’ispezione della cappa. Durante le operazioni di spazzolatura, la fuliggine si frantuma e tende a cadere verso il basso per gravità, se non si è preventivamente sigillata l’apertura del camino, inevitabilmente ci si trova la casa piena di fuliggine. E non è una bella esperienza!
Nel caso di stufa l’operazione di chiusura può essere fatta chiudendo ermeticamente la portella mentre per camini aperti occorre applicare un telo di nylon con del nastro adesivo.
Una volta grattata la fuliggine dalle pareti questa si deposita sul fondo della canna fumaria da dove dovrà essere rimossa con classica scopa e paletta oppure ricorrendo ad un aspirapolvere specifico dotato di un filtro speciale.
Le operazioni di pulitura della canna si complicano qualora la stessa sia dotata di alette per migliorare il tiraggio e quindi la resa delle stufe a cui è collegata, oppure quando tra il camino e la cappa ci sia un raccordo curvo, magari in metallo.
Nel primo caso occorre consultare il manuale della canna e smontare accuratamente i deflettori. Nel caso di raccordi metallici, solitamente i diametri diminuiscono, in ogni caso occorrerà cambiare spazzola e utilizzare soprattutto spazzole in plastica perché i raccordi risultano elementi più fragili e danneggiabili dalle spazzole in ferro.
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