
Tasso fisso nel mutuo. Spieghiamo cosa si intende per tasso di interesse fisso e soprattutto quando conviene sceglierlo.
Tasso fisso nel mutuo
Come la stessa parola indica, tasso fisso vuol dire che quanto stabilito al momento della stipula di un contratto di mutuo, rimarrà stabile per l’intera durata dello stesso.
In tal caso sarà possibile conoscere la rata effettiva che si dovrà esborsare nell’arco della vita del finanziamento.
Il tasso fisso è composto da un parametro di indicizzazione, definito IRS, e dallo spread, equivalente al guadagno della banca ed espresso in percentuale.
Ma quando conviene scegliere un tasso fisso? Superata la valutazione principale, ovvero la capacità reddituale del cliente di sostenere una determinata rata, si propende alla scelta di esso quando:
si desidera pagare sempre una rata di eguale importo per tutta la durata del mutuo;
si profila una previsione di crescita dei tassi in futuro;
il tasso fisso non è di molto superiore a quello variabile (se il tasso fisso è del 5,00% e quello variabile del 4,70%, non ha molto senso preferire il secondo).
In genere, comunque, è opportuno optare per il tasso fisso, soprattutto quando l’effettiva durata del finanziamento supera i 15 anni, perché il rischio di un aumento repentino dei tassi e quindi della rata (in caso di variabile), è molto più alto quanto più dura il mutuo.
Tasso fisso nel mutuo – di Stefania Guerrera
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