Le novità del decreto liberalizzazioni. Finalmente si è concluso il lungo cammino che ha portato all’approvazione del maxiemendamento sulle liberalizzazioni, con 237 sì, 33 no e 2 astenuti.
Le novità del decreto liberalizzazioni.
Molte le conferme ma anche tante le frenate e le novità. Rispetto a quanto previsto in passato dal testo di legge le novità principali consistono nella previsione dell’Imu anche sulle attività non soltanto commerciali della Chiesa, la competenza dei Comuni sull’incremento dei taxi, il nuovo quorum per l’apertura di farmacie previsto ogni 3.300 abitanti, il venir meno delle clausole che presentano delle commissioni per le linee di credito delle banche, il conto corrente senza spese per i pensionati con assegni fino a 1.500 euro, la diminuzione automatizzata del premio Rc auto per i conducenti virtuosi, la soppressione dell’obbligo di preventivo scritto per i professionisti e così via.
A questo punto il provvedimento deve passare alla Camera per ottenere il via libera definitivo entro la data del 24 marzo prossimo.
Le novità del decreto liberalizzazioni.
Vediamo i vari temi sui quali si è votato.
Per quanto riguarda, dunque, i taxi, spetterà ai Comuni aumentare le licenze in base a quello che è il parere, anche se non vincolante, dell’Autorità dei Trasporti che verrà istituita a maggio 2012.
Per ciò che concerne le farmacie, è previsto un aumento di circa 5 mila nuove farmacie grazie alla possibilità di apertura di una farmacia ogni 3.300 abitanti. Prevista, poi, la possibilità di prevedere orari liberi, sconti su tutti i farmaci pagati direttamente dai cittadini. Le parafarmacie avranno la possibilità di vendere anche farmaci veterinari e prodotti galenici senza la prescrizione, nonché farmaci di fascia C che non necessiteranno più della ricetta nei Comuni aventi meno di 12.500 abitanti. Previste le confezioni di farmaci monodose in base alle patologie. Per chi allestisce una farmacia consigliamo una visita alla sezione chiavi in mano farmacia.
Le Pubbliche amministrazioni hanno la possibilità di saldare i propri debiti verso i clienti compensandoli con i crediti vantati verso gli stessi.
Le novità del decreto liberalizzazioni.
Le banche devono prevedere un conto corrente senza spese per i pensionati aventi un assegno mensile inferiore a 1.500 euro. Per ciò che concerne i mutui, qualora le banche e gli intermediari finanziari subordinino la concessione di un mutuo per la casa alla sottoscrizione di una polizza assicurativa sulla vita, essi devono presentare al cliente almeno due preventivi di due differenti compagnie assicurative. Viene, a tal fine, modificata una norma del Codice del consumo (articolo 21 del Dlgs n.206/2005) in materia di azioni ingannevoli, che ora specifica che è valutata come scorretta la pratica della banca che per la stipula di un mutuo, vincola il cliente a sottoscrivere una polizza assicurativa fornita dalla stessa banca, nonché all’apertura di un conto corrente presso la banca stessa.
Viene aumentato anche il numero dei notai con la previsione per il 2015 di un concorso annuo e viene, inoltre, prevista la non necessità del notai per chiudere un’ipoteca.
Il decreto liberalizzazioni prevede poi la nascita di 20 tribunali che decideranno sui rapporti tra le imprese e ciò al fine di snellire i tempi della giustizia civile. Per cui le attuali sezioni specializzate in proprietà industriale e intellettuale verranno trasformate in sezioni ad hoc in materia di impresa.
Al fine di diminuire i costi e incoraggiare gli investimenti è prevista la separazione, entro settembre 2013, tra Eni e Snam.
Prevista anche l’introduzione di una tassa per finanziare l’Autorità per la concorrenza; la tassa graverà sulle grandi imprese che verseranno a tal fine lo 0,08 per mille.
Le novità del decreto liberalizzazioni.
La Chiesa sarà tenuta al pagamento dell’Imu per quegli immobili in cui sono previste attività non unicamente commerciali. In pratica, se la chiesa o una onlus svolge un’attività commerciale ed è dotata anche di una parte adibita al culto, solo quest’ultima sarà esente dal pagamento dell’Imu, mentre la parte adibita a svolgimento di attività commerciale dovrà pagare l’Imu.
Per quanto riguarda i giovani sotto i 35 anni, il decreto liberalizzazioni prevede la possibilità di costituire società in forma semplificata con la previsione di un capitale sociale da 1 euro a 10 mila euro e la previsione del notaio gratis.
Il decreto liberalizzazioni prevede inoltre che la protezione civile non possa più gestire gli appalti per i grandi eventi.
In materia di assicurazioni è prevista la costituzione di una banca dati anagrafe testimoni e danneggiati volta a diminuire i prezzi dell’Rc auto. Vengono soppressi i risarcimenti per le piccole lesioni che non siano state verificate dal medico legale.
Le novità del decreto liberalizzazioni.
Previsti, poi, degli sconti per gli automobilisti che acconsentono a far esaminare il veicolo o di far installare una scatola nera in auto con il fine di aiutare a ricostruire la dinamica degli incidenti. Sono state annunciate pene che vanno da uno a cinque anni per chi commette frodi ai danni delle assicurazioni.
Viene meno il pagamento della commissione per coloro che pagano dal benzinaio con la carta bancomat, per un pieno fino a 100 euro. I benzinai, dal canto loro, potranno rifornirsi di carburante da qualsiasi produttore.
Per ciò che concerne le società tra professionisti, è previsto l’ingresso di soci di capitale che però non potranno superare il limite del 33%. Se tali limiti non sono rispettati ed entro sei mesi le proporzioni non siano state ripristinate, la società verrà cancellata dall’Albo. E’ inoltre prevista l’obbligatorietà della stipula di una polizza assicurativa al fine di coprire i rischi da responsabilità civile.
Come si può vedere dalle modifiche e novità apportate al testo del decreto liberalizzazioni, sono state rafforzate le tutele in materia di mutui, di assicurazioni, ma anche di conti correnti e farmacie.
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