Etichetta efficienza energetica: la nuova etichetta per elettrodomestici . L’ etichetta indicante l’efficienza energetica degli elettrodomestici, dovrà fornire maggiori informazioni sul consumo energetico.
Etichetta efficienza energetica: nuovo formato etichetta
Ciò è quanto ha stabilito il Parlamento Europeo approvando un nuovo formato per l’etichetta di efficienza energetica aggiungendo delle classi “+” alla scala dei colori fino ad ora utilizzata. D’ora in poi qualsiasi indicazione sui prezzi o sull’efficienza dell’ elettrodomestico, dovrà indicare la classe energetica del prodotto secondo il nuovo formato.
Come è stato fino ad ora
Sino ad ora, l’Energy Label, ossia l’etichettatura energetica, ha rappresentato una sorta di “carta d’identità” dell’apparecchio, che ci ha consentito di valutarne in modo semplice e immediato le caratteristiche.In Italia, produttori e venditori sono obbligati a esporla in modo ben visibile su lavatrici, forni elettrici, congelatori, frigoriferi, condizionatori, lavastoviglie e lampadine ad uso domestico.
In particolare, le informazioni riportate su questa etichetta hanno riguardato i consumi energetici e, di conseguenza, gli impatti dell’elettrodomestico sull’ambiente. L’etichetta, analiticamente, è suddivisa in cinque parti. In alto (1), specifica il nome della casa costruttrice e la sigla identificativa dell’apparecchio.
Al di sotto, (2) troviamo una prima attribuzione fondamentale nella nostra valutazione: la classe energetica. Le classi sono state fino ad ora in tutto sette e ognuna è rappresentata graficamente da una barra colorata e da una lettera maiuscola. La colorazione va dal verde al rosso e le lettere dalla A alla G. Il verde indica bassi consumi ed è associato alla lettera A. Il rosso indica consumi più alti ed è associato alla G. Già questa prima classificazione ci ha consentito di fare una distinzione rapida tra le varie proposte, che saranno quindi più efficienti quanto più prossime alla classe A.
Per conoscere il consumo specifico bisogna guardare al riquadro successivo (3), dove il consumo annuo è espresso in chilowatt/ora. La penultima sezione (4) si riferisce alla capacità di carico del prodotto (volume degli alimenti per i frigoriferi, kg di bucato per la lavatrice, numero di coperti per la lavastoviglie, etc.). L’ultima (5) indica il rumore emesso dall’apparecchio, espresso in decibel. Un dato, questo, erroneamente trascurato in quanto risulta essere spesso il primo segno rivelatore di un cattivo acquisto.
Etichetta efficienza energetica: Cosa cambia ora
Oggi, con il nuovo formato l’etichetta tiene conto di tre nuove categorie energetiche che riflettono il progresso tecnologico, ma continua a mantenere fermo a 7 il numero delle classi. L’attuale scala va da “A” a “G”.
D’ora in poi, se un nuovo prodotto consuma meno energia di quelli esistenti e classificati in base alla vecchia etichetta, la classificazione è rivista in “A+” per cui la classe di minore efficienza energetica diventerà “F”.
Se tale nuovo prodotto consuma ancora meno energia e quindi ha un efficienza superiore ancora, la classificazione sarà rivista in “A++” e la classe di minore efficienza energetica sarà “E”.
Infine, tale nuovo prodotto consuma ancora meno energia e quindi ha un efficienza superiore ancora, sarà qualificato come “A+++” e la classe di minore efficienza energetica sarà “D”
La vecchia scala cromatica, che và dal verde scuro per i dispositivi a maggiore efficienza energetica al rosso per quelli con minore efficienza, sarà adeguata di conseguenza.
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