Nuova Ici 2012 e cedolare secca. La nuova Ici sulla prima casa, l’Imu, dal 2012 avrà effetti negativi su chi ha affittato gli immobili ed optato per la cedolare secca. Infatti l’Imu, si stima, farà venir meno dal prossimo anno circa 1/3 del risparmio sulle tasse originate dalla cedolare secca sugli affitti.
La perdita di risparmio sarà maggiore, quasi il 70%, per coloro che hanno redditi bassi, mentre i proprietari di case con redditi elevati risentiranno molto meno delle perdite.
Oltre alle perdite appena viste, dovute al fatto che il proprietario di una casa affittata dovrà pagare dal 2012 maggiori imposte a titolo di Imu, la nuova Ici, vi è il fatto che chi ha scelto la cedolare secca sugli affitti non potrà neanche aggiornare il canone al costo della vita, secondo l’indice Istat.
Inoltre, con la nuova manovra è stata data la possibilità ai Comuni di diminuire fino al 4 per mille l’aliquota, nelle ipotesi di case affittate. Tale sconto dei Comuni va a favore di chi ha affittato, ma occorre vedere se i Comuni potranno permettersi tale riduzione di imposizione in considerazione dei loro bilanci.
Se si confrontano gli effetti dell’Imu 2012, facendo una distinzione tra centri medio-piccoli e grandi centri, si nota che nei primi, in cui le rendite catastali degli immobili sono più bassi, l’Imu sulla prima casa è più leggera e lo stesso discorso vale per le seconde case. Se, poi, le case sono affittate, si nota un inversione di convenienza dovuta al fatto che nelle grandi città, dove i canoni di affitto sono aumentati di più negli ultimi anni, l’Imu ha effetti minori rispetto ai piccoli centri dove gli affitti sono molto più bassi e di conseguenza l’Imu porta via gran parte dei risparmi ottenuti con la cedolare secca.
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