Quali spese prenderà in considerazione il nuovo redditometro? Nuovo redditometro, bollette e bonus edilizi: le spese controllate dal Fisco
Nuovo redditometro, bollette e bonus edilizi: le spese controllate dal Fisco. Il nuovo redditometro, attuato dal decreto del ministero dell’Economia del 24 dicembre 2012, prenderà in considerazione solo le spese certe, vale a dire quelle già conosciute dal Fisco perché vengono comunicate all’Anagrafe tributaria o perché sono state indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi.
Si tratta di spese sostenute direttamente dal contribuente o dal familiare fiscalmente a carico risultanti dall’Anagrafe tributaria o indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi; le spese per elementi certi, ottenute applicando ai valori presenti in Anagrafe tributaria o, comunque, disponibili (come potenza delle auto, lunghezza delle barche) altri parametri ricavati per esempio da analisi degli operatori appartenenti ai settori economici; la quota relativa agli incrementi patrimoniali; la quota del risparmio formatasi nell’anno.
Tra le spese che saranno controllate subentrano quelle relative all’acquisto di un’auto: Il fisco conosce per tutti gli automezzi intestati al contribuente l’anno di immatricolazione, il prezzo pagato, l’eventuale passaggio di proprietà. La disponibilità di tali beni è importante anche per le spese sostenute per il mantenimento. Da queste, infatti, è possibile stimare presuntivamente il reddito del contribuente.
E ancora, controlli sulle bollette. L’amministrazione finanziaria riceve direttamente dalle società erogatrici tutti i dati delle utenze domestiche (luce, servizi di telefonia, fissa, mobile e satellitare, servizi idrici e gas). Nel redditometro queste informazioni consentono di quantificare la spesa per utenze imputabile al contribuente e di conseguenza contribuiscono a determinare il reddito presunto.
Il nuovo redditometro prenderà in considerazione anche i bonus edilizi del 50% e del 65%. Il bonifico effettuato dal contribuente entra immediatamente nella banca dati del fisco. Il dato è poi facilmente riscontrabile con quanto indicato nella dichiarazione dei redditi. L’amministrazione finanziaria potrà conoscere le somme spese in tal senso e chiedere al soggetto sottoposto al controllo la provenienza della disponibilità monetaria utilizzata.
E ancora controlli per quanto concerne le spese sostenute per assicurazioni, barche, noleggi, palestre e per le spese sostenute dal contribuente documentate da fattura.
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