Esistono due tipi diversi di finitura della pavimentazione in cemento a seconda del materiale utilizzato: si può passare uno strato impermeabilizzante ed antipolvere in resina trasparente, oppure si può optare per una finitura in cera qualora si ricerchi un effetto più naturale. Pavimenti in cemento. Finiture e materiali alternativi.
Pavimenti in cemento. Finiture e materiali alternativi. A prescindere dalla finitura, se durante la fase di posa la temperatura e l’umidità non costituiscono un dato rilevante, in questa fase i pavimenti dei locali devono essere lavorati in condizioni di completa asciuttezza e la temperatura deve aggirarsi attorno ai 15°C.
Il pavimento di per sé non presenta grosse problematiche ma se si sceglie la finitura in resina la superficie potrà essere soggetta a graffiature che si rivelano più evidenti nelle colorazioni o molto chiare o molto scure, per far fronte a questo inconveniente si può usare una cera metallizzante come protezione ed utilizzare durante la pulizia della superficie detergenti neutri.
Pavimenti in cemento. Finiture e materiali alternativi.
Se il pavimento è stato finito invece a cera questo sarà più resistente ad eventuali graffi, ma occorrerà utilizzare particolari detersivi tensioattivi ed evitare saponi contenenti lisciva o soda e più in generale tutti i prodotti aggressivi come ammoniaca e candeggina; è infine sconsigliato utilizzare sul pavimento di questo tipo qualunque tipologia di nastro adesivo per non rovinarlo.
Durante la fase di finitura si può agire anche sul colore che vogliamo ottenere scegliendo fra una vastissima gamma di colorazioni ben diverse dal grigio che normalmente associamo al cemento: questo è possibile tramite l’aggiunta di ossidi sintetici alla finitura stessa a base di quarzo e cemento, è normale però che zone del pavimento possano presentare effetti di chiaro-scuro, non uniformità del colore e risultati leggermente differenti rispetto al colore campione scelto oltre che differenze di lisciatura nelle zone che richiedono una finitura a mano, come gli angoli e lungo i muri.
Esistono inoltre altri materiali di nuova generazione che sono una vera e propria evoluzione delle pavimentazioni in cemento, formati da una pastina di cemento impastato con un legante brevettato: grazie a questo si possono ottenere spessori inferiori rispetto al tradizionale cemento senza necessità di giunti di contrazione e ricoprendo anche pavimenti esistenti di qualsiasi genere. Vantaggioso è anche il tempo di posa, richiede solo 7 giorni e può essere realizzato a qualsiasi piano a costi che vanno dai 70 ai 130€ mq; questo prodotto è disponibile nei colori della terra ed è finito con delle resine trasparenti.
Un effetto simile al cemento è ottenibile anche solo con resine ,solitamente epossidiche o poliuretaniche, che danno un aspetto uniforme e privo di tagli di dilatazione; rispetto al cemento tradizionale anche il rivestimento di resina ha un tempo di posa piuttosto breve, dai 10 ai 15 giorni, e può essere effettuato su una pavimentazione preesistente. Se si realizza invece ex-novo conviene utilizzare supporti specifici, sottofondi a presa rapida dai costi abbastanza elevati.
Il solo rivestimento in resina ha invece un prezzo di 90-100€ al mq se non si scelgono particolari finiture che possono far arrivare il prezzo fino a 200€ al mq; unico svantaggio rispetto al cemento è quello di essere più delicato e quindi a distanza di qualche anno occorrerà ripristinare la finitura finale.
Vedi anche: pavimenti in cemento
Pavimenti in cemento. Finiture e materiali alternativi – di Veronica Moretti
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