I pavimenti in cemento erano principalmente di derivazione industriale ma oggi giorno sono utilizzati molto anche negli interni domestici per garantire alla pavimentazione una resistenza ottimale.
Pavimenti in cemento. Avendo particolari caratteristiche se ne consiglia l’uso solo in alcune tipologie abitative, poiché ad esempio la messa in opera di un pavimento in cemento, la posa e il trasporto dei materiali richiedono macchinari ingombranti come betoniere e autopompe è solitamente realizzato esclusivamente per locali situati a piano terra e, dato il costo, conviene solo per superfici superiori ai 100 mq: dai 100 ai 200 mq il prezzo è di 70-90€ al mq, per superfici dai 200 mq in poi di 60-70€ al mq mentre per superfici inferiori ai 100 mq il prezzo a metro quadro aumenta. I pavimenti in cemento hanno uno spessore minimo di 6 cm, quindi la posa può richiedere lavori di adeguamento interno della casa come ad esempio il taglio del bordo inferiore delle porte.
La posa richiede addirittura un mese di tempo e si procede per fasi: dapprima si stende un massetto di calcestruzzo spesso 6 cm con rete elettrosaldata; passata qualche ora si applica un composto a base di quarzo, ossidi sintetici e cemento mediante apposite macchine e avvalendosi di una delle due tecniche comunemente più adoperate, quella a spolvero o a pastina.
Pavimenti in cemento.
Con lo ‘spolvero’ si sparge il composto a semina per uno spessore di 2 mm circa, mentre la tecnica a pastina implica lo stendere il composto impastandolo con dell’acqua, questa tecnica viene usata per ottenere un colore più chiaro. Lo strato ottenuto deve essere successivamente lisciato con opportune macchine e dopo 48 ore dal getto si può praticare l’incisione di giunti di contrazione che danno forma a lastre di 1,5×1,5 m, tali incisioni sono necessarie per ridurre la formazione di crepe che solitamente sono dovute alla riduzione del volume del cemento durante l’asciugatura.
Solo dopo ben 20 giorni dal getto i giunti vengono sigillati con del materiale elastico, questa sigillatura assolve a 3 funzioni: assorbire eventuali dilatazioni, limitare la formazione di polvere ed evitare eventuali ristagni d’acqua.
Il pavimento in cemento può però essere realizzato anche in piastrelle, lastre predefinite di produzione artigianale od industriale; nel primo caso lastre misurano 45×45 cm ed hanno 1cm di spessore per ridurre il rischio di crepe, utilizzandole si perde l’effetto di continuità che normalmente un pavimento di questo tipo presenta e i costi sono superiori rispetto al pavimento in cemento lisciato. Le piastrelle industriali sono invece meno costose e sono circa di 50×50 cm, data la loro resistenza e resa estetica sono particolarmente indicate per officine, parcheggi e basamenti.
Al fine del processo si procede alle finiture, ma di questo tratteremo prossimamente.
Pavimenti in cemento – di Veronica Moretti
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