Pensionati e conto corrente: dal 1° ottobre obbligo di apertura.
Il recente Decreto Salva Italia, voluto dal Governo Monti, ha stabilito che non si potranno più effettuare pagamenti in contanti superiori ai mille euro e questo vale anche per le pensioni.
Pensionati e conto corrente: dal 1° ottobre obbligo di apertura.
Anche gli ex lavoratori che percepiscono emolumenti superiori a questa cifra, dovranno obbligatoriamente aprire un conto corrente presso una banca o l’ufficio postale.
Già tre mesi fa si era ampiamente discusso su questo argomento, che ha suscitato non poche polemiche da parte dei pensionati, abituati a percepire la propria pensione in contanti, semplicemente recandosi allo sportello di Poste Italiane, ma ora non è più possibile farlo e dal 1° ottobre, dopo la fase di transizione concessa dal nuovo Governo, essi dovranno essere correntisti per poter ritirare il denaro.
Una volta aperto il conto corrente, i pensionati dovranno comunicare all’Inps le proprie coordinate (codice Iban), perché soltanto in questo modo, l’Ente procederà con il pagamento della pensione.
Banche e Poste si sono già da tempo attivate per offrire a questa categoria prodotti di conto corrente studiati ad hoc, privi delle normali spese che comporta un tradizionale conto.
Pensionati e conto corrente
Esistono, comunque, valide alternative per i pensionati che non sono propensi ad aprirne uno, come la carta conto, già molto diffusa nel nostro Paese, che prevede un codice Iban e non prevede spese di apertura e gestione.
Il tempo rimasto è davvero poco, è opportuno affrettarsi nella scelta del conto corrente da aprire, perché se entro la data prevista l’Inps non riceverà comunicazione, tratterrà le pensioni che superano i mille euro.
Pensionati e conto corrente – di Stefania Guerrera
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