I pericoli del camino spesso sottovalutati. Norme e pratiche per godere del caminetto in totale sicurezza
La combustione è una reazione chimica in cui un combustibile (legna) si combina con un comburente (aria) sviluppando calore e luce. Affinché una combustione possa avvenire è necessaria la presenza di un combustibile, un comburente ed il raggiungimento della temperatura di accensione; inoltre affinché la combustione sia completa è necessario che ci sia un preciso rapporto stechiometrico tra combustibile e comburente.
Quando la legna brucia, l’umidità evapora dal legno utilizzando parte del calore sprigionato dalla combustione, Questa fase si completa quando il legno raggiunge la temperatura di 100°C. Man mano che quest’ultima aumenta, il legno si decompone in gas volatili e carbone. Il carbone poi inizia a bruciare tra i 540°C e i 750°C e si trasforma in cenere e anche i gas volatili si accendono, nella post combustione, tra i 600°C e i 650°C. Tale processo si replica ogni qual volta il nostro caminetto è in funzione.
Il legno è composto da una parte organica combustibile (carbone 50%, ossigeno 42,5%, idrogeno 6,5% e azoto 1%). Durante la combustione, tali sostanze organiche subiscono delle trasformazioni chimiche, liberano energia e generano residui, tra cui: ceneri, ossidi di azoto, di zolfo e di carbonio; idrocarburi incombusti, fuliggine e condensa.
Ma uno dei gas più nocivi prodotto durante la combustione è sicuramente il monossido di carbonio: è un gas inodore, insapore, poco più pesante dell’aria e si accumula nelle zone basse dei locali. E’ un gas velenoso poiché si combina con l’emoglobina del sangue al posto dell’ossigeno. Risultato? Chi inala tale gas, perde la lucidità, presenta lentezza nei riflessi e debolezza muscolare, fino ad arrivare alla mancanza di respiro, alla perdita di coscienza quindi alla morte.
Pertanto, per evitare pericolose intossicazioni, meglio puntare su una corretta aereazione, magari aprendo le finestre e cambiando aria prima di andare a dormire, dato che il monossido è letale in alte concentrazioni e se respirato per 8-12 ore; per la stessa ragione è fondamentale che ci siano prese d’aria.
A proposito di quest’ultimo elemento (prese d’aria), esso è assai necessario perchè ogni focolare durante il suo funzionamento consuma aria dell’ambiente che deve essere reintegrata; in pratica il focolare deve funzionare senza disturbare la situazione ambientale interna, la mancanza di presa d’aria potrebbe quindi provocare ritorno dei fumi.
Pericoli del camino: Combustione e monossido di carbonio in totale sicurezza – Elisabetta Paladini
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