Piastrelle antibatteriche. La ceramica antibatterica
Design e utilità: le piastrelle antibatteriche
In tempi recenti si assiste alla spinta che il settore della ricerca attua nei confronti di risorse e materiali biocompatibili. A questo proposito diviene molto importante il contributo che l’industria delle ceramiche offre in questo senso.
I ricercatori hanno così prodotto le piastrelle per interni ed esterni in ceramica antibatterica.
Ciò è reso possibile dall’introduzione nel processo chimico di produzione della ceramica del biossido di titanio. Questa sostanza opera all’interno della piastrella un processo chimico simile a quello della fotosintesi.
Piastrelle antibatteriche: come agiscono
In poche parole si genera un processo fotocatalitico:
1) La piastrella esposta alla luce fa si che si attivi una reazione chimica paragonabile a quella della fotosintesi clorofilliana delle piante.
2) Quando il biossido di titanio entra in contatto col monossido di carbonio e col biossido di azoto, si produce ossigeno attivo.
3) Si attiva una reazione chimica che abbatte tali inquinanti trasformandoli in ioni nitrato, che risultano essere innocui sali ecocompatibili.
4) Allo stesso modo la reazione chimica coinvolge i batteri che si annidano sulle superfici, si ha così una azione disinfettante che contribuisce a rendere gli ambienti più salubri, migliorando l’aria che respiriamo.
Il processo di produzione di queste piastrelle è coperto da brevetto e si basa su un procedimento che consente la cottura della ceramica a temperature superiori ai 900°C, senza che il biossido di titanio perda le sue proprietà.
Piastrelle antibatteriche: l’efficacia
L’effettiva efficacia delle piastrelle è certificata da specifici enti preposti che ne confermano l’azione antismog.
A questo proposito quando si ricercano questo tipo di piastrelle sarebbe bene controllare queste certificazioni.
Il campo di applicazione di queste piastrelle è assai ampio, si utilizzano per le pavimentazioni pedonali stradali, rivestimenti esterni di edifici, ma anche per le piastrelle a muro degli ambienti domestici e per i pavimenti in ceramica.
I sopraccitati enti certificatori hanno dimostrato sperimentalmente che un metro quadrato di piastrelle è in grado di depurare circa 72 mc d’aria al giorno.
Per questo motivo l’utilizzo delle piastrelle antibatteriche diventa particolarmente utile in svariati ambienti, interni ed esterni, oltre a dare un enorme contributo alle città assediate dallo smog.
– Dentro casa si potrà ottenere una riduzione degli inquinanti derivanti dalla combustione dei fornelli e limitare l’annerimento delle pareti causato dall’accensione dei caloriferi.
– All’interno degli ospedali e nelle sale operatorie si potrebbero limitare le infezioni.
– Nelle scuole e nei luoghi in cui si praticano attività sportive l’aria e l’acqua potrebbero essere più pulite e i pavimenti sanificati.
– Negli ambienti in cui è alta la percentuale di umidità (piscine, docce, saune), verrebbe a limitarsi notevolmente il rischio di trasmissione di alcune fastidiose malattie dermatologiche come funghi e verruche.
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