L’Unione Europea: “Per abbassare le imposte, tassare i consumi e procedere con la riforma del catasto”. L’Unione Europea ha chiuso il fascicolo di infrazione del tetto del deficit aperto sull’Italia nel 2009, ma nel frattempo arrivano anche altre indicazioni sulle riforme che deve affrontare il nostro Paese. Riforma del catasto, necessaria secondo l’Unione Europea.
Riforma del catasto, necessaria secondo l’Unione Europea. Sono sei i settori sui quali si concentrano le raccomandazioni di Bruxelles e i provvedimenti che permetteranno di eseguirle dovranno essere adottati “nel periodo 2013/2014”.
“Il debito è ancora alto, l’Italia non si rilassi”, afferma Josè Manuel Barroso. Secondo l’Ue, l’attuazione delle riforme “rimane problematica e vi è spazio per ulteriori interventi”.
La Commissione parla di Imu ribadendo la richiesta di “trasferire il carico fiscale da lavoro e capitale a consumi, beni immobili e ambiente assicurando la neutralità di bilancio”. In sostanza: per abbassare le imposte sul lavoro ci sarebbe bisogno di tassare consumi (leggi Iva) e gli immobili (leggi Imu). Per farlo Bruxelles suggerisce di “procedere alla riforma del catasto allineando gli estimi e rendite ai valori di mercato”, mentre in materia di tassazione sui consumi chiede di “rivedere l’ambito di applicazione delle esenzioni e aliquote ridotte dell’Iva e delle agevolazioni fiscali dirette”.
E ancora, nelle raccomandazioni si chiede all’Italia di “assicurare che nel 2013 il disavanzo resti al di sotto del 3% del Pil”, in modo da portare avanti l’aggiustamento strutturale del bilancio “con un ritmo adeguato” a partire dal 2014, in modo da realizzare gli avanzi primari necessari per ridurre “l’elevatissimo rapporto debito-Pil (secondo le previsioni al 132,2% del Pil nel 2014)”.
L’Ue parla anche di efficienza della pubblica amministrazione e del settore bancario: in quest’ultimo caso, “per sostenere il flusso del credito alle attività produttive” e “migliorare l’accesso delle imprese ai finanziamenti”.
Nel Mercato del lavoro, secondo Bruxelles l’Italia deve puntare a “un migliore allineamento dei salari alla produttività; realizzare ulteriori interventi a promozione della partecipazione delle donne e dei giovani” anche attraverso il miglioramento “dell’offerta di servizi di assistenza alla persona e di doposcuola”, “intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare qualità e risultati della scuola”.
L’ultima raccomandazione riguarda il Mercato dei servizi: l’Ue auspica l’eliminazione delle “restrizioni che sussistono nei servizi professionali” e la promozione dell’accesso al mercato, ad esempio, per la prestazione dei servizi pubblici locali” ma anche il potenziamento della “capacità infrastrutturale” nei settori dell’energia, del trasporto intermodale e delle tlc, “tra l’altro al fine di superare le disparità tra Nord e Sud”.
Riforma del catasto, necessaria secondo l’Unione Europea – di Elisabetta Paladini
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