Una delle soluzioni più efficaci per la coibentazione è l’Isolamento pareti a cappotto
Isolamento pareti a cappotto. Cappotto interno e cappotto esterno. A partire dal 1° luglio 2009 tutti gli immobili di nuova costruzione e comunque tutti quelli oggetto di movimenti di compravendita dovranno essere dotati dell’attestato di certificazione energetica così come previsto all’art. 6 comma 1-bis, lettera c) del Dlgs 192/2005.
Isolamento pareti a cappotto. Coibentazione a cappotto
In linea teorica ciò significa che un acquirente dell’immobile deve richiedere al venditore questa certificazione che deve essere rilasciata da un Tecnico qualificato.
In definitiva un edificio con alti standard energetici dovrebbe avere un mercato migliore rispetto ad un altro meno prestante. Ciò si deduce dalla classe energetica con cui l’edificio viene certificato.
Le prestazioni energetiche di un edificio possono essere migliorate ricorrendo alla coibentazione a cappotto. Si tratta di realizzare un isolamento delle pareti perimetrali, ciò può essere ottenuto intervenendo dall’esterno o dall’interno. Ciascuna delle due modalità di intervento presenta vantaggi o svantaggi in relazione alle caratteristiche dell’edificio.
Vediamo pertanto quali sono i campi di impiego.
Isolamento pareti a cappotto: cappotto esterno.
Sia per edifici nuovi o più datati, questo sistema rappresenta sicuramente quello che offre le migliori prestazioni. Il sistema consiste nell’installare sulla parete esterna dell’edificio e sul tetto dei pannelli di materiale isolante opportunamente fissate ed intonacate previo trattamento specifico delle superfici esistenti con rimozione totale del vecchio intonaco.
Questo tipo di intervento consente di isolare in modo continuo anche elementi diversi ( calcestruzzo, laterizio ) che hanno diversa risposta al passaggio di calore ( trasmittanza ). Con un ricoprimento continuo della superficie esterna si eliminano totalmente gli inconvenienti legati ai ponti termici. Caratteristica importante è che intervenendo dall’esterno si evitano disagi agli abitanti dell’immobile.
Per quanto riguarda la scelta della lastra isolante da applicare, occorrerà fare attente valutazioni al fine di prediligere, tra le varie tipologie disponibili sul mercato, quelle a cui è attribuibile una trasmittanza termica minore.
Una volta posati i pannelli isolanti occorrerà procedere con l’applicazione di una rete di armatura in fibra di vetro che servirà da supporto per lo strato di intonaco esterno fissativo.
Infine si procederà tramite l’applicazione dei prodotti di finitura (rivestimenti e pitture) che dovranno avere caratteristiche di traspirabilità, idrorepellenza e resistenza agli agenti esterni in modo da garantire la durabilità dell’opera finita.
Isolamento pareti a cappotto: cappotto interno
In generale si preferisce ricorrere all’isolamento tramite cappotto esterno che garantisce prestazioni fisico-tecniche maggiori. D’altra parte si contrappone il ricorso al “cappotto interno“. I vantaggi di questo sistema si hanno in relazione al tipo di attività che l’edificio deve ospitare.
In linea generale l’utilizzo del rivestimento interno consente di poter riscaldare più rapidamente i locali con maggiori risparmi di energia istantanea, di contro abbiamo una maggiore dispersione del calore nei lunghi periodi.
Si può affermare che nel caso di edifici non riscaldati con continuità per tutta la giornata ( per esempio scuole ) questo tipo di soluzione sia la più indicata. Inconveniente non trascurabile è che, applicando gli strati isolanti dall’interno, vengono a ridursi le cubature dell’edificio e quindi gli spazi abitabili, anche se non si parla di grosse superfici a cui rinunciare è comunque bene considerare questo aspetto.
Isolamento pareti a cappotto: i vantaggi
I vantaggi si ritrovano innanzitutto nella maggiore economicità dell’intervento, intervenendo su superfici inferiori rispetto a quelle esterne si riducono i costi. Altro vantaggio è per esempio il fatto che questo metodo consente di intervenire nella singola unità abitativa all’interno di un condominio senza per forza coinvolgere la totalità dei condomini.
Dal punto di vista tecnologico, si procede in primis alla rimozione (mediante spazzolatura) di tutte le finiture preesistenti al fine di preparare un fondo idoneo per l’aggrappaggio del collante.
In un secondo momento si procede con l’applicazione, sulla faccia interna delle pareti perimetrali, di un tamponamento da realizzarsi solitamente tramite incollaggio di pannelli composti (isolante e cartongesso).
Ovviamente, qualora si intervenga su singoli appartamenti di un edificio, è bene valutare accuratamente le potenzialità energetici dei solai ed eventualmente applicare anche su di essi gli opportuni rivestimenti necessari per scongiurare dispersioni di calore e i ponti termici.
Lascia un commento