Perché un edificio possa essere considerato salubre è necessario che sia costruito con materiali edili tali che non siano dannosi per la salute dell’uomo. Materiali ecosostenibili per una casa salubre.
Materiali ecosostenibili per una casa salubre. La direttiva Cee n. 106 del 1989 relativa ai prodotti da costruzione prevede nell’allegato I che l’opera deve essere realizzata in modo da non pregiudicare l’igiene o la salute degli occupanti, nonché dei vicini ed nello specifico in modo da non provocare sviluppo di gas tossici, presenza nell’aria di particelle o di gas pericolosi, emissioni di radiazioni pericolose, inquinamento o tossicità dell’acqua o del suolo, difetti nell’eliminazione delle acque di scarico, dei fumi e dei rifiuti solidi o liquidi e infine formazione di umidità su parti o pareti dell’opera.
Con il progredire della tecnologia sono stati ampliati i rischi per la salute umana anche nell’utilizzo dei cosiddetti materiali ecosostenibili; si pensi al riutilizzo del legno di scarto che originariamente veniva ricomposto e adottato in edilizia mediante l’aggiunta di resine.
Oggi i materiali ottenuti in tal modo devono sottostare a dei requisiti specifici in modo da non essere dannosi per la salute umana. In particolare è stato stabilito che i materiali ed i prodotti per l’edilizia, nonché gli elementi di finitura e componenti d’arredo devono prevedere emissioni di formaldeide e sostanze organiche volatili (VOC) entro determinati limiti. La normativa prevede delle specifiche procedure da seguire per contenere le emissioni di formaldeide e Voc nei materiali utilizzati per l’edilizia.
Tali emissioni non devono superare lo 0,1 ppm ( 0,124 mg/mc) e possono comunque variare in base al tipo di materiale ed alla fonte di emissione (Direttiva Cee n.42 del 2004, che introduce tra l’altro l’obbligo di apporre sui prodotti inclusi nel suo ambito di applicazione un’apposita etichetta da cui risultino la natura del prodotto ed il relativo contenuto di VOC). Tali valori devono dunque essere certificati e resi disponibili per il consumatore.
I materiali e gli arredi utilizzati nelle abitazioni (inquinamento indoor) influenzano la salute di chi ci abita e possono essere causa di molti malesseri, anche gravi.
La salute umana non può essere compromessa solo da tali sostanze ma anche dai c.d inquinanti microbiologici. Essi non sono contenuti nei materiali, ma si sviluppano da essi a causa di una serie di fattori.
Si pensi a tappeti, moquette, tendaggi che nascondono polveri e inquinanti biologici, o alle parti della casa in cui si sviluppa umidità e condensa o ancora ai condizionatori, umidificatori e sistemi di ventilazione che se non adeguatamente sottoposti a manutenzione spossono sviluppare batteri.
Accorgimenti utili
Per aumentare la salubrità dell’ambiente in cui si vive basta adottare una serie di semplici accorgimenti.
E’ buona regola arieggiare giornalmente le varie stanze della casa, anche più volte al giorno, per evitare la comparsa di allergie dovute alla presenza di acari e polvere.
Molto importante è pulire periodicamente gli ambienti, privilegiando l’utilizzo di prodotti naturali in quanto i detergenti chimici possono causare irritazioni cutanee e respiratorie.
Meglio ancora se si ricorre a strumenti in grado di pulire attraverso il vapore in modo da non dover utilizzare alcun tipo di detergente.
Nell’ambiente cucina è bene installare una cappa potente in grado di aspirare perfettamente i vapori e sistemare nello scarico del lavello un tritarifiuti domestico che permette di riciclare direttamente il materiale organico.
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